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Ex Amcm, troppi regali alle imprese? Modena Volta Pagina fa i conti in tasca al Comune

Le cifre analizzate e presentate dalla lista civica fanno intravedere una potenziale danno per l'interesse pubblico sia sul fronte delle valutazioni degli immobili, sia su quello delle opere compensative offerte dalle imprese appaltatrici

Come noto il 4 aprile scorso il consiglio comunale ha approvato il “programma di riqualificazione urbana” (PRU) sul complesso ex Amcm, di proprietà del Comune di Modena. Un percorso lungo e faticoso che ha visto molti cambi in corsa ed è stato costellato da polemiche politiche che hanno attraversato almeno gli ultimi 10 anni. Ora che l'iter amministrativo è concluso e il cantiere è ormai in partenza, la sinistra civica di Modena Volta Pagina solleva alcuni dubbi nati dall'analisi dei conti economici dell'operazione.

Alla gara ha partecipato un solo concorrente, cioè il raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla CMB, Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi (ovvero RTI CMB) che ha presentato offerta vincolante nel gennaio 2018.  Con deliberazione n. 52 del 12 luglio 2018 il consiglio comunale ha autorizzato il trasferimento della proprietà... quale cessione di immobili in cambio di opere, degli immobili in proprietà del Comune di Modena facenti parte del complesso ex AMCM. Ed è su questo punto che Modena Volta Pagina alza la voce.

I dati presentati stamani dall'architetto Ezio Righi, tra i promotori del progetto politico che vede la candidatura a sindaco di Carolina Coriani, analizzano in prima battuta il valore degli immobili, che RTI CMB valuta in 5.735.000 euro. Nelle controdeduzioni all’osservazione presentata al PRU da Italia Nostra è detto che il Servizio Patrimonio del Comune di Modena ha comunicato con nota del 20 marzo 2019 (cioè una decina di giorni prima dell’approvazione consiliare) di valutare i cespiti immobiliari in cessione intorno a euro 5.641.738, cioè 93.262 euro al di sotto dell’offerta RTI CMB. Però dalla medesima fonte risulta che il Collegio dei Periti del Servizio Patrimonio, nelle sedute del 27 febbraio 2019 e del 14 marzo 2019 aveva definito il valore totale dei cespiti in € 8.214.750,00, poi diminuito di oltre due milioni e mezzo nella settimana seguente, con la comunicazione del 20 marzo.

"Il consiglio comunale aveva quindi approvato la cessione già dal luglio scorso, e adottato il PRU a dicembre, senza avere idea di quanto valessero gli immobili da cedere a RTI CMB. Applicando però il regolamento comunale ufficiale1 per gli estimi, anche questo formato e aggiornato dal Collegio dei Periti del Servizio Patrimonio, il valore risulta non meno di 12.272.369 euro. RTI CMB pagherebbe gli immobili meno di metà del valore che il comune dovrebbe determinare a norma del suo stesso regolamento, cioè oltre sei milioni e mezzo di euro in meno", spiega Modena Volta Pagina.

La seconda questione sollevata dalla lista di sinistra civica riguarda invece la "contropartita" fornita da RTI CMB, ovvero le opere che le imprese si impegnano a realizzare a proprie a vantaggio del comune. "Una di queste opere è la palestra del Liceo Sigonio, valutata 2.255.000 euro. Però il comune dovrebbe concorrere con un contributo di due milioni, lasciando a carico di RTI CMB 255mila euro - si legge nel documento di Modena Volta Pagina - Un valore di 1.800.000 euro sarebbe pagato in opere da RTI CMB con la realizzazione delle urbanizzazioni1 del comparto ad eccezione delle pertinenze delle funzioni private. Ma è dal 1967 che le opere di urbanizzazione devono essere realizzate a cura e spese di chi attua gli interventi edilizi, e cedute gratuitamente al comune. Quindi il comune in luogo di un 1.800.000 euro accetterebbe in pagamento opere che normalmente sono fatte e date gratuitamente. Un ulteriore valore di 2.985.000 euro sarebbe corrisposto da RTI CMB in forma di parcheggi pubblici in seminterrato e a raso sui fronti stradali. Il PRU prevede 484 posti auto complessivi, ma di questi 356 sono a servizio dei fabbricati residenziali, commerciali e per uffici che saranno realizzati o convertiti da RTI CMB. In altre parole, sono destinati all’utilizzo da parte di chi andrà a risiedere, lavorare o fare spese nell’ex AMCM. E per legge e per norma questa dotazione di parcheggi è interamente a carico del privato attuatore, cioè sempre RTI CMB.Sarebbero quindi 134 i posti auto aggiuntivi a quelli obbligatori e gratuiti. Però una trentina sono già esistenti su suolo pubblico a bordo strada, e il PRU si limita a confermarli. Quindi il comune riconoscerebbe un valore di 2.985.000 euro a un centinaio di posti auto, cioè un prezzo di quasi trentamila euro ciascuno. E al posto dei circa 450 posti auto disponibili oggi nell’area ex AMCM, a disposizione della generalità del pubblico (cioè non destinati o riservati al servizio della struttura di vendita, degli uffici o delle residenze) ne resterebbe un centinaio. Un’ultima quota di pagamento avverrebbe con lo spostamento della grande cabina elettrica e la deviazione del canale Pradella, valutati 665mila euro. Si tratta però di opere che in sé non hanno alcun interesse pubblico, previste solo perché strettamente funzionali al programma edificatorio progettato da RTI CMB".

Questa sequenza di cifre si tradurrebbe dunque - sempre secondo la lista civica - in un valore di appena 655mila euro che RTI CMB offirebbe alla collettività in cambio dell'appalto. Modena Volta Pagina presenta le cifre senza formulare accuse, ma ponendo alcuni quesiti che sottindendono un'operazione apparentemente meno virtuosa di quanto l'Amministrazione Comunale avrebbe descritto.

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