Hera e certificazioni energetiche, il Comune approva modifica statutaria

Un ritocco all’oggetto sociale previsto nello statuto di Hera spa per continuare a svolgere l’attività di gestione e fornitura di servizi energetici integrati ottenendo la certificazione UNI CEI 11352, sulla base della nuova normativa che la rende necessaria dal prossimo luglio. E’ il senso della delibera approvata oggi, mercoledì 20 aprile, dal Consiglio comunale di Modena in vista dell’assemblea straordinaria del 28 aprile degli azionisti della società, tra i quali appunto il Comune. Si sono espressi a favore Pd, Sel, Fas – Sinistra italiana, Per me Modena, M5s e CambiaModena, astenuta FI.

La modifica allo statuto, illustrata dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, non è altro che una specificazione dell’oggetto sociale prevedendo esplicitamente, appunto, anche l’attività di fornitura di servizi energetici integrati, costituiti per esempio da servizi energia, servizi calore, fornitura di servizi tramite teleriscaldamento. Con la certificazione UNI CEI 11352 l’azienda è abilitata allo svolgimento di alcune attività nel campo della promozione dell’efficienza energetica come la diagnosi energetica e la presentazione dei progetti per l’ottenimento dei cosiddetti certificati bianchi, i titoli di efficienza energetica che certificano i risparmi conseguiti realizzando specifici interventi.

Sul tema, è intervenuto il consigliere del Pd Diego Lenzini, che ha evidenziato “come dietro a delibera tecnica si nasconda retroscena politico rilevante. Dal luglio 2016 – ha spiegato – oltre che essere ente accreditato per attività relative all’efficienza energetica, è necessario essere anche certificati. Ciò significa che le aziende nel settore stanno aumentando, regole in più, e questo è positivo perché dimostra che la cultura dell’efficienza energetica e l’attenzione al risparmio energetico si stanno diffondendo sempre di più.