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Politica Caduti in Guerra / Viale Martiri Libertà, 38

Provincia, cordoglio per la scomparsa di Scalfaro: Pdl e Lega lasciano l'aula

Minuto di silenzio ieri in consiglio provinciale per la scomparsa dell'ex Presidente della Repubblica. In polemica, Lega e Pdl escono dall'aula: "Perché allo stesso modo non è stato ricordato Cossiga?"

Pdl e Lega replicano. Dopo l'uscita dall'aula avutasi qualche settimana fa in consiglio comunale, ieri in consiglio provinciale i gruppi di opposizione hanno ripetuto il comportamento ugualmente non condiviso dalla maggioranza: oggetto del contendere il minuto di silenzio per la scomparsa del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Quando il presidente dell'assemblea Demos Malavasi ha ricordato la figura dell'ex magistrato con le parole del Presidente del Senato Renato Schifani, il quale ne aveva sottolineato "la vita politica, istituzionale e personale all’insegna del coraggio della verità", i consiglieri leghisti e pidiellini hanno iniziato ad avviarsi verso l'uscita. Terminato il minuto di silenzio, il capogruppo Pd Luca Gozzoli ha preso la parola per fatto personale: "Prima da capogruppo e poi da italiano trovo grave che i consiglieri del pdl e della Lega non abbiano partecipato al minuto di cordoglio per un italiano comunque eletto come Presidente della Repubblica da tutto il Parlamento: mi fa piacere vedere che ci sono ancora cose importanti che ci distinguono tra noi e voi". Mentre sta per prendere la parola il consigliere del Carroccio Stefano Corti, stavolta è lo stesso Gozzoli a lasciare l'aula: "In conferenza dei capigruppo avevamo espresso perplessità riguardo al fatto che non fosse stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Cossiga - ha argomentato Corti - Chissà, forse perché questo ex presidente non aveva la tessera Pd. Riteniamo che Scalfaro non sia il presidente ideale di cui andare fieri vista la sua poca coerenza politica e personale: ricordiamo che da magistrato condannò sei persone alla fucilazione sul finire del '45". Secca la replica di Dante Mazzi, capogruppo Pdl: "Non accetto censure da Gozzoli per una nostra decisione legittima e non mi sento meno italiano per lui per il fatto di essere uscito dall'aula.  Qui in consiglio si fanno due pesi e due misure: il capogruppo Lega Nord Zavatti aveva chiesto di potere fare una comunicazione in merito e gli è stato precluso, l'ha chiesto il capogruppo Gozzoli e gli è stata concessa la parola. Non è per una questione politica per cui sono uscito, prima ancora non avevo stima dell'uomo e ora non vedo per quale motivo debba partecipare a una commemorazione che non sento. Per coerenza e rispetto delle istituzioni ci sarebbe stata anche la commemoraizone di Cossiga, cosa che qui in consigio non c'è stata".

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