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Cultura, il M5S all'attacco del sindaco: "Muzzarelli rinnega suo programma elettorale"

I grillini rinfacciano al primo cittadino poltiche "dirigiste" sul versante delle scelte per la gestione degli spazi culturali. "Sindaco non discute in Consiglio comunale su Cultura e Polo dell'immagine"

"A Modena 'vanno mantenute, consolidate e valorizzate la creatività diffusa, la cultura nei tanti luoghi della città (...) così come l'attività delle tante associazioni, perché è soprattutto la cultura che produce relazioni, incontri, partecipazione, rigenerazione urbana e sentimento di comunità. Consolidiamo le attività della Galleria Civica".  Parole di Gian Carlo Muzzarelli contenute nel programma promesso agli elettori nel 2014 prima di diventare Sindaco, e che forse oggi lui stesso si è dimenticato".

Il Movimento 5 Stelle Modena ricorda a Muzzarelli in modo provocatorio il suo stesso programma elettorale e suggerisce al Sindaco di stamparsi una copia. I grillini modenesi insistono ancora sul versante della cultura, nodo al centro del dibattito cittadino specie per quanto riguarda la programmazione e il riassetto degli spazi per mostre e musei.

"Se nel 2014 prometteva di "consolidare le attività della Galleria Civica" oggi parla invece di fusione della Galleria, Museo figurina e Fondazione fotografia dentro un unico Polo dell'immagine. Questo è il modo di procedere del Sindaco che inverte a suo piacimento il senso delle parole - prosegue il M5S - Un Sindaco che non rispetta gli impegni presi con i propri elettori, e che ama liquidare questioni importanti per la città in poche righe lette senza discussione in Consiglio durante la relazione del 28 gennaio".

Per i grillini, insomma, cambiamenti così importanti che riguardano beni pubblici a cui viene cambiata la natura giuridica, non possono essere resi noti attraverso dichiarazioni e conferenze stampa, e la nostra storia non può essere svenduta per giochini di convenienza politica. "Secondo il Sindaco, passare gli enti culturali sotto la Fondazione Fcrmo, può essere un vantaggio ma con il tempo la Fondazione Fcrmo (ente di diritto privato) ingloberà e detterà le linee di indirizzo culturali alla città. Muzzarelli svende il bene pubblico culturale al privato. Queste scelte devono essere discusse in Consiglio comunale", spiega il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Modena

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