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Politica Castelfranco Emilia

Unione del Sorbara, mozione per chiedere la riattivazione dell'ospedale di Castelfranco

Lega, Liberi di Scegliere e Civica Nuova San Cesario chiedono l’immediata riapertura dell’Ospedale “Regina Margherita” e il potenziamento dell'emergenza/urgenza

I capigruppo di alcune forze politiche d'opposizione del distretto castelfranchese - Lega, LIberi di Scegliere e eNuova San Cesario - hanno deciso di presentare una mozione congiunta all’Unione dei Comuni del Sorbara, cui compete la gestione dei servizi socio-sanitari del Distretto sanitario n.7, per chiedere con forza l’estensione degli orari di accesso al Punto di Primo intervento della Casa della Salute, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, oltre al potenziamento del sistema di emergenza/urgenza con un’auto medica, un’ambulanza e con personale specializzato. Ma soprattutto la mozione reclama "l’immediata riapertura dell’Ospedale Regina Margherita”.

I proponenti spiegano: "Castelfranco Emilia è il quarto Comune della Provincia, a capo di un Distretto Sanitario di circa 75.000 utenti. Basterebbero questi dati a rendere evidente la necessità di un servizio di assistenza sanitaria continuativo attraverso il potenziamento delle strutture esistenti sul territorio. Fino al 1996, a Castelfranco Emilia, c’era un ospedale con 200 posti letto, con un bilancio positivo di 15 miliardi l’anno, tre reparti, quattro servizi, un pronto soccorso aperto 24 ore su 24. Quell’ospedale è stato riconvertito nel 2015 in “Casa della salute”A partire dal 2010, diverse sono state le iniziative promosse dal Comitato Liberi di Scegliere e dalla Lega, da Sabina Piccinini della Lista Civica Nuova San Cesario, da altri Partiti e da migliaia di Cittadini che chiedevano con forza il mantenimento dell’Ospedale Regina Margherita e un Pronto Soccorso aperto 7 giorni su 7 e H24. Tutte le iniziative sono state respinte: una petizione da oltre quattromila firme, un referendum consultivo, proposte di delibera d’iniziativa popolare".

"Oggi, nel nostro distretto sanitario, non è operativa neppure un’auto medica. Raggiungere l’ospedale di “Baggiovara” o il Policlinico in certi orari diventa un'odissea considerato il tempo che ci si impiega. Da quando l'Ospedale “Regina Margherita” è stato “riconvertito” nell'attuale Casa della Salute, Os.Co. e Hospice, nella struttura non sono più presenti posti letto per acuti e medicina. Il servizio di Guardia Medica non garantisce l’assistenza notturna e, nell’ultimo anno, gli orari del Punto di Primo intervento sono stati ridotti per consentire agli operatori di rimanere a disposizione per l'emergenza covid. A chi vive nel nostro Distretto Sanitario manca purtroppo quella “sicurezza” che solo un Ospedale può garantire: disponibilità di farmaci d’urgenza, possibilità di svolgere esami, di venire immediatamente trasferiti nell'Ospedale più sicuro con mezzi di trasporto adeguati", aggiungono i capigruppo Cristina Girotti Zirotti, Modesto Amicucci e Sabina Piccinini.

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