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Smart City, in consiglio vota il piano e propone integrazioni

Ampio dibattito in consiglio sul piano presentato nella scorsa seduta. Quattro mozioni presentate dal M5s hanno registrato l’unanimità. Altri due odg approvati e tre respinti

Dare priorità all’ampliamento della rete a banda ultra-larga nelle scuole di Modena;

aggiornare la cartellonistica informativa cittadina utilizzando ogni tecnologia disponibile, come ad esempio i QR Code, codici a barre leggibili attraverso cellulari e smartphone. Concordare con l’Amministrazione regionale il miglioramento a carico della stessa del sistema Ril.Fe.De.Ur (Rilevazione dei fenomeni di degrado urbano), che consente la collaborazione dei cittadini nella segnalazione di disagi sul territorio attraverso la tecnologia. Progettare un Data center territoriale implementando le sinergie tra quelli già esistenti nelle strutture sanitarie cittadine e del territorio, così da portare la Pubblica amministrazione all’eccellenza nel settore dell’Ict (Information and communication technology) sull’intero territorio nazionale.

Sono i contenuti dei quattro ordini del giorno del Movimento 5 stelle approvati all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 18 settembre a conclusione del dibattito sul Programma Smart City. Le mozioni, inizialmente presentate con una differente formulazione, sono state modificate in corso di seduta dallo stesso gruppo e hanno trovato l’accordo dell’intera Aulla.

Sono state approvate, ma non all’unanimità, altre due mozioni. Una, sempre del M5s (a favore anche Pd, Per Me Modena, Sel, CambiaModena, astenuto FI), invita il Comune a tenere in considerazione il progetto “Edicola amica” del Sinagi (Sindacato nazionale giornalai d’Italia), realizzando sinergie tra i punti edicola presenti sul territorio e le finalità del progetto Smart City ed evitando una sconveniente concorrenza. L’altra, del Pd (a favore anche Sel, M5s, FI, CambiaModena, astenuto Per Me Modena), invita la Giunta a un incontro periodico, indicativamente trimestrale, all’interno della Commissione Seta, sul tema dello sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per una città intelligente, anche con la partecipazione di altri stakeholder, per un aggiornamento degli obiettivi e una valutazione dei risultati raggiunti.

Respinti, invece, tre ordini del giorno, di cui due del M5s. Uno chiedeva di progettare un’implementazione del sistema di monitoraggio ambientale e territoriale a garanzia di imparzialità sull’utilizzo dei dati acquisiti, affidandone la gestione a enti terzi come l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (a favore anche Per me Modena e FI, contro Pd e Sel, astenuto CambiaModena). L’altro proponeva di inserire nel piano di monitoraggio, come priorità, l’installazione di due centraline di controllo della qualità dell’aria in due zone industriali vicine all’inceneritore per verificare i livelli di polveri, garantendo ai cittadini la fruibilità dei dati on line (a favore anche FI, CambiaModena e Per Me Modena, contro Pd, astenuto Sel). La terza mozione respinta, presentata da Per Me Modena, chiedeva invece di adottare un approccio olistico nello sviluppo della Smart City, di coinvolgere i vari soggetti esterni nella progettazione degli interventi, e di rendere i dati e i servizi fruibili secondo standard aperti (a favore anche CambiaModena, contro Pd, astenuti Sel, M5s e FI).

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