Dopo la due giorni di euforia collettiva per l’inaugurazione del museo “Casa natale di Enzo Ferrari” bisognerebbe trarre qualche conclusione e in base a queste sviluppare una progettualità per il futuro. Abbiamo fatto in maniera artigianale un piccolo sondaggio tra i commercianti del centro storico per sapere come sono andati gli affari tra sabato e domenica. Il risultato è stato di moderata soddisfazione. La grande animazione non si è tradotta in un proporzionale aumento degli incassi. Consigliamo all’amministrazione comunale di distribuire un questionario tra i commercianti per raccogliere pareri e consigli su come dare continuità a un evento che ha portato per due giorni Modena sulle pagine di tutti i giornali.

Purtroppo abbiamo sentito dire da più parti, e anche da ambienti istituzionali, che finalmente si era arrivati alla conclusione del percorso che ha portato all’inaugurazione del Museo. Già questo è un modo sbagliato di porsi di fronte a questa trionfale due giorni. L’apertura della casa natale deve al contrario essere considerata un punto di partenza per sviluppare una progettualità a 360° che porti a valorizzare tutti gli aspetti che rendono Modena unica al mondo e dei quali i motori sono solo una componente.

Non dimentichiamo che l’obiettivo di tutta l’operazione non è solo quello di contare i biglietti emessi dal Museo nel corso di un anno e gli introiti ricavati dai gestori. Ma quello molto più ambizioso di creare una fonte di ricchezza per l’intera città e l’intera provincia. Auspichiamo quindi che l’amministrazione abbia la volontà di creare un sistema integrato comprendente tutte le attrattive turistiche del territorio. E soprattutto che riesca a supportare la volontà con la capacità, cosa che, conoscendo i nostri amministratori, è tutt’altro che scontata.