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Muzzarelli a Bologna al corteo contro le vittime di tutte le mafie

Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, afferma: "La criminalità organizzata, sempre più attiva nel campo della finanza e degli appalti sta da tempo cercando di estendere i tentacoli sul nostro territorio, che nonostante la crisi è e resta ricco e produttivo, e che la ricostruzione post terremoto ha reso particolarmente ghiotto."

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il Gonfalone della città sabato 21 marzo sfileranno lungo le vie di Bologna fino al piazzale VIII Agosto per dire no alle mafie. Durante il corteo, organizzato da Libera per la XX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, saranno letti i nomi delle vittime delle mafie, delle vittime del rapido 904, delle stragi del 2 Agosto 1980 a Bologna e di Ustica il 27 Giugno 1980. Inoltre, sono previsti interventi di un familiare delle vittime e dei presidenti di Libera e di Avviso Pubblico.

Nel pomeriggio il sindaco Muzzarelli interverrà anche al convegno in programma alle 14.30 nella sala consiliare della Città Metropolitana (in via Zamboni 13) per discutere di “Mafie al Nord: prevenzione e contrasto. Il ruolo degli Enti locali”. Al seminario saranno presentate testimonianze di buone pratiche messe in atto da enti locali. L’incontro è organizzato da Avviso Pubblico, associazione che riunisce Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, per diffondere i valori e la cultura della legalità e per attivarsi nell'azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità, alla corruzione e alle diverse forme di illegalità.

“La criminalità organizzata, sempre più attiva nel campo della finanza e degli appalti – afferma il sindaco Muzzarelli - sta da tempo cercando di estendere i tentacoli sul nostro territorio, che nonostante la crisi è e resta ricco e produttivo, e che la ricostruzione post terremoto ha reso particolarmente ghiotto. Non a caso da tempo le istituzioni democratiche hanno lanciato l’allarme. Il nostro territorio ha fortemente rafforzato l’impegno per la legalità: questo significa porre in essere provvedimenti concreti, come la creazione di white list, ma significa anche diffondere la cultura e l’educazione per la legalità favorendo occasioni di scambio e di incontro. A Modena ne sono un esempio iniziative come la presentazione del primo rapporto trimestrale a cura dell'Osservatorio sulla Criminalità avvenuta nelle scorse settimane in Consiglio comunale e i laboratori ‘Semi di giustizia, fiori di legalità’ proposti alle scuole: sono già oltre 40 le classi di medie e superiori iscritte agli incontri in cui si parla di mafie, bullismo, legalità, oltre che dei diritti e dei doveri del buon cittadino”.
 

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