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Richiamo alla coesione sociale e attacco agli "sciacalli", Muzzarelli in Consiglio sul coronavirus

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione della comunicazione al Consiglio comunale sull’emergenza rappresentata dalla diffusione del virus Covid-19

Dopo qualche giorno di silenzio, in ossequio alla gerarchia delle autorità in campo, anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli è intervenuto in prima persona sull'emergenza coronavirus e lo ha fatto in apertura della seduta del Consiglio Comunale di oggi in Piazza Grande. Dopo aver relazionato sugli ultimi dati disponibili dal punto di vista del bollettino sanitario, il sindaco ha sottolineato che “sia il Ministero della Salute che l’ISS e la Regione Emilia-Romagna hanno sempre comunicato le cose puntualmente, in modo scientifico e serio, perché la trasparenza è d’obbligo ed è la regola a cui vogliamo attenerci anche come amministrazione comunale”.

Innanzitutto, due riflessioni si fanno strada nell’intervento del sindaco Muzzarelli: il senso di comunità che non deve mai venire a meno, anche davanti all’esigenza di ridurre assembramenti e i luoghi di aggregazione per limitare il contagio, poiché “tutto il genere umano è una grande fragile famiglia, tutti ne facciamo parte e tutti abbiamo la responsabilità di garantire la convivenza e la sicurezza di tutti. Ed è solo uniti che si vince, riscoprendo il senso di coesione e solidarietà, come abbiamo dimostrato in occasione del sisma”.

Ne deriva, l’attenzione a circoscrivere la diffusione del virus, non i malati che sono persone da guarire e da salvaguardare soprattutto nel loro diritto alla privacy e ancor prima al rispetto. “Ecco perché – continua il sindaco - diciamo no agli sciacalli: non sono tollerabili speculazioni sulle tragedie, così come non sono tollerabili fake news o procurati allarmi. Sono reati odiosi che come tali vanno perseguiti con la massima severità. E diciamo no anche al lessico della guerra, che sento echeggiare in questi giorni sulla bocca di tanti, perché la guerra porta a cercare un nemico e il nemico rischia di diventare la persona malata a cui invece devono andare le nostre attenzioni. In particolare, penso al primo carpigiano che ha contratto il virus, che si è comportato nel modo giusto attivando correttamente il protocollo e permettendo all’intero sistema Sanitario e di Protezione Civile di intervenire per tempo. A quella persona, agli altri casi individuati e a quelli che dovessero eventualmente ancora emergere, vanno i miei auguri di pronta guarigione”.

E poi il senso di responsabilità: “ingrediente fondamentale per una comunità forte e unita”, che deve animare tutti, dalle istituzioni ai cittadini, per continuare a far funzionare la città prendendo le giuste precauzioni senza scatenare allarmismi, corse all’accaparramento di cibo che non verrà meno o ai presidi igienici, dimenticando che la mascherina serve a chi è malato e che sono invece importantissime le semplici misure indicate dal Ministero, come lavarsi le mani ed evitare il contatto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

A questo proposito il sindaco ha ringraziato “della collaborazione, della disponibilità a tutelare i cittadini, e in particolare i fedeli, il Vescovo di Modena che, ancora una volta, ha dimostrato uno straordinario senso di responsabilità e amore verso la nostra comunità” e le altre comunità religiose: gli Imam dell’Associazione Casa della Saggezza, Misericordia e Convivenza che hanno immediatamente sospeso le attività religiose.

Ma l’elenco dei ringraziamenti è molto più lungo. Abbraccia le strutture della Protezione Civile e tutti i volontari, le strutture sanitarie ospedaliere e il loro personale, i media locali che consentono di diffondere informazioni corrette e tutti i modenesi che stanno collaborando e rispettando le indicazioni fornite; infine, ma non per ultimo, i dipendenti comunali che continuano ad dare servizi e risposte ai cittadini osservando quelle precauzioni, indicazioni e misure interne disposte dall’amministrazione al fine di tutelare il proprio personale. Inoltre, l’amministrazione ha predisposto di privilegiare modalità flessibili di svolgimento dell’attività lavorativa (smart working) in attuazione alla Direttiva della Funzione Pubblica odierna.

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