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Muzzarelli insoddisfatto dal Decreto Rilancio: "Rischia di essere una beffa per Modena"

Il sindaco non è convinto delle misure adottate dal Governo, in particolare dei 3,5 miliardi per i Comuni e dei 12 per gli enti "fragili" che penalizzano chi gestisce in maniera più "virtuosa" i pagamenti alle imprese

"Quello che possiamo dire oggi, anche se poi vedremo com'è la ripartizione, è che i 3,5 miliardi di euro per le funzioni fondamentali sono insufficienti per le esigenze dei Comuni. Mentre aver previsto 12 miliardi per i Comuni in difficoltà nel pagare le imprese rischia di essere una beffa per Modena e per tutti gli altri enti locali in regola con i pagamenti". Lo segnala parlando con la 'Dirè il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dopo il decreto Rilancio presentato ieri dal premier Giuseppe Conte. 

Nessuno a Modena ipotizza di tagliare l'illuminazione pubblica, chiarisce il primo cittadino, in giunta si dice di apprezzare in particolare gli interventi che favoriscono investimenti per la rigenerazione urbana e la sostenibilità edilizia: "Sarebbe una misura importantissima che calzerebbe perfettamente con la nostra strategia di dare priorità agli investimenti sul territorio in un'ottica economica anti ciclica e anti recessione", confida Muzzarelli. In questo ambito, in particolare, proprio in queste ore si sta lavorando tra gli uffici per estendere la possibilità di avvalersi del bonus facciate. 

Sul prossimo step della fase 2 fissato per il 18 maggio, che libererà commercio al dettaglio, artigianato di servizio e tante altre attività chiuse da tempo compresi estetisti e parrucchieri, il sindaco vuole avere "linee di indirizzo e indicazioni chiare per le diverse categorie economiche e per tutti" i cittadini: eventualmente, anche "con differenziazioni territoriali nelle decisioni", ma "con comunicazioni semplici, chiare e trasparenti per evitare di generare confusione", si raccomanda il sindaco modenese.

(DIRE)

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