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Primarie Pd Modena, vince Muzzarelli: "l'Apparato" si riprende la città

Forte del 47% dei consensi, l'assessore regionale alle attività produttive sconfigge la rivale Francesca Maletti ferma al 43%. Distanziato Silingardi fermo al 10%. Il vincitore festeggiato in piazza Mazzini dal sindaco Pighi e Barbolini

Con o senza l'ormai famoso seggio 2, il risultato finale non cambia: sarà Gian Carlo Muzzarelli il portacolori della coalizione del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio prossimo. Con circa il 47% dei consensi (6093 voti) sugli oltre 12mila votanti e soli due mesi di campagna elettorale, ha avuto la meglio sulla diretta concorrente Francesca Maletti (43%, 5382 voti) e il candidato d'alternativa Paolo Silingardi (10%, 1134 voti).

Alle ore 21, solamente un'ora dopo la chiusura dei seggi, nella sede modenese del partito in via Scaglia, i musi lunghi dei militanti di confessione malettiana lasciavano poco spazio all'immaginazione. La scarsa affluenza al voto non ha premiato l'assessore alle politiche sociali: in oltre un anno di effettiva campagna elettorale per questa consultazione, non è stato spiegato efficacemente come queste consultazioni avrebbero potuto decidere il nome del prossimo primo cittadino. Almeno è questo che si sussurra nei corridoi di via Scaglia, dato che la festa vera si tiene in piazza Mazzini, dove diverse decine di militanti e simpatizzanti hanno festeggiato la vittoria del'ex sindaco di Fanano che, all'attivo, ha messo a segno solamente due mesi scarsi di campagna elettorale.

Se la frangia più identitaria esprime soddisfazione per il risultato ottenuto da Muzzarelli, le parti "bianche" e ambientaliste non nascondono perplessità: sembra ieri il post-8 dicembre in cui gli elettori chiedevano una forte "domanda di cambiamento" e il partito favorito nella prossima competizione alle amministrative risponde con un politico di lungo corso che viene festeggiato dal sindaco Giorgio Pighi e dal predecessore Giuliano Barbolini. Sarà, quindi, tutta da valutare la capacità dello stesso Muzzarelli di attrarre voti all'esterno del bacino tradizionale del centrosinistra modenese che, a livello idrico, è ben lontano anche dai livelli ottenuti cinque anni fa. Se il centrodestra, a fronte dell'attuale stato di frammentazione, appare perdente prima ancora dell'avvio della corsa, al Movimento 5 stelle spetta l'arduo compito di fare il salto di qualità.

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