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Profughi, Muzzarelli chiede più risorse per l'accoglienza nei Cas

Per il sindaco serve anche un nuovo piano per la gestione dei minori stranieri non accompagnati, che vede Modena alle prese con numeri difficilmente gestibili

Bene il bando nazionale per l’accoglienza diffusa. "Sono convinto che sul nostro territorio ci sono soggetti e reti del terzo settore o dell’associazionismo volontario che possono presentare progetti di qualità, ma l’implementazione dei posti Cas rimane il primo e vero grande obiettivo da perseguire per gestire questa lunga emergenza”. È uno dei punti politici rimarcati dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante l’informazione sull’emergenza Ucraina al Consiglio comunale di giovedì 14 aprile, quando ha ricordato appunto la pubblicazione del bando che dà attuazione all’Ordinanza di Protezione Civile, rivolto al mondo del terzo settore per 15mila posti temporanei, sottolineando però che: “non è e non potrà essere sostitutivo dei circuiti di accoglienza Cas e Sai, più codificati storicamente e gestiti dalle Prefetture”.

“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – aveva detto il sindaco in apertura d’intervento - ha superato i 50 giorni e purtroppo non si vede all’orizzonte uno sbocco positivo. La situazione purtroppo è drammaticamente stazionaria e intanto, i civili continuano a morire”. Dopo aver ricordato la richiesta di un “cessate il fuoco pasquale" indirizzata ai presidenti russo e ucraino dai presidenti della Conferenza delle Chiese europee e della Commissione dei vescovi cattolici europei e l’istanza di pace portata avanti da Vaticano e Conferenza Episcopale italiana, Muzzarelli si è soffermato sulla tragedia umanitaria in atto. L’Agenzia Onu per i rifugiati stima che circa 13 milioni di persone siano bloccate nelle aree colpite dal conflitto, impossibilitate a spostarsi; altre 6,5 milioni sono sfollate all’interno del loro Paese e sono 4.656.509 le persone che dal 24 febbraio sono fuggite dall’Ucraina.

L’accoglienza resta quindi al centro dell’emergenza umanitaria e sono quasi 92mila le persone in fuga dall’Ucraina giunte in Italia; in Emilia-Romagna ne sono arrivate oltre 22mila, di cui 1.823 accolte nei Cas.

In territorio modenese le persone in fuga dalla guerra registrate dalla sanità pubblica sono 2.818. Per quanto riguarda il Comune di Modena: il Centro stranieri (tra i principali snodi del sistema dell’accoglienza) ha registrato sinora 469 presenze, di cui 214 minori; le segnalazioni alla Prefettura ai fini dell’accoglienza nei Cas sono 215 e le persone accolte nei Cas 81, mentre le accoglienze in corso da parte del Comune sono 68. Dopo il tavolo congiunto con Prefettura e Regione, il Comune di Modena ha operato per un consolidamento di circa 50 posti di prima accoglienza tramite l’attivazione dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile; in questo modo il settore Servizi Sociali potrà contare su una maggiore disponibilità per i collocamenti per le persone che non riescono ad entrare subito nella rete dei Cas.  Si tratta di un trasferimento di circa 51 mila euro per il quale la Giunta ha già approvato la specifica variazione di bilancio che nei prossimi giorni dovrà essere ratificata dal Consiglio.

Sul versante degli inserimenti scolastici, punto importante per l’alto numero di minori giunti, sono 99 le bambine e i bambini per cui è stata fatta richiesta di iscrizione (63 ai due sportelli attivati dal settore Istruzione del Comune, 36 direttamente ai Comprensivi): 2 ai nidi, 19 alla scuola infanzia, 46 alla primaria, 29 alle medie e 3 alle superiori. I minori già inseriti sono 57, di cui 14 a infanzia, 34 a primaria e 9 alle medie.

Il sindaco ha quindi posto l’attenzione sul tema delle risorse per la mediazione linguistica: “La maggior parte delle scuole non ha ancora ricevuto fondi dal Governo e fino ad ora stiamo sopperendo noi come Amministrazione comunale con una quantità di risorse sostanzialmente doppia rispetto alle previsioni di bilancio”.

Muzzarelli ha anche spiegato che la Regione sta cercando fondi per le attività estive dei bambini ucraini e ha deciso di concedere ai profughi ucraini nati tra il 2003 e il 2011 che frequentano le scuole medie e superiori, la gratuità dei viaggi su autobus e treni regionali nel tragitto casa-scuola, grazie ad un accordo con aziende e agenzie dei trasporti.

Questa mattina si è riunito nuovamente il Comitato Istituzionale della Regione Emilia Romagna con il presidente Bonaccini in qualità di commissario per l’emergenza. A breve il Dipartimento di Protezione Civile nazionale pubblicherà la piattaforma per il Contributo di sostentamento e l’erogazione dei contributi in contanti presso le poste o altri istituti finanziari accreditati verrà disciplinata da un’ordinanza di Protezione Civile. Alla riunione, insieme a Prefetture, Comuni capoluogo, Province e Protezione Civile, era presente anche Franca Ferrandino, capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, che si è soffermata sul tema della accoglienza dei minori stranieri non accompagnati non solo provenienti dall’Ucraina. Nel merito il presidente Anci Emilia-Romagna ha sottolineato la necessità di pensare per tempo a come sostenere nel medio periodo le finanze degli Enti Locali in prima fila nella gestione dell’emergenza. E il sindaco Muzzarelli, in Aula,  ha concluso: “Servono un nuovo Piano nazionale e nuove risorse; questo doveroso compito che la legge assegna ai Comuni deve vedere una maggiore partecipazione concreta dello Stato”.

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