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Politica Caduti in Guerra / Viale Martiri della Libertà, 38

I tagli del Governo fanno infuriare Muzzarelli: “Trattati da coglioni. Siamo alla guerra”

Non usa certo mezzi termini il Presidente della Provincia di Modena, che ai parlamentari modenesi del Pd relaziona la drammatica situazione dell'ente provinciale dopo i tagli nella legge di Stabilità. E preannuncia proteste eclatanti

"Qui siamo alla guerra, stavolta non stiamo zitti. Abbiamo le palle rotte. È la matematica che non regge: incassiamo 41, e nel 2017 Roma ne vuole 41. Faro' sicuramente un'iniziativa pubblica quanto meno a Modena, penso a una serata per dire ai cittadini la verità". Cosi' il sindaco e presidente della Provincia di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, 'salutà i parlamentari modenesi convocati stamattina in città per fare il punto sui tagli "impossibili" della legge di stabilità. Dopo giorni di appelli, sfoghi e numeri puntuali sul peso dell'accetta, Muzzarelli e i colleghi sindaci del territorio ricevono deputati e senatori per ammonire loro che, senza cambiamenti di rotta, questa volta si andrà a sbattere davvero.

L'ex assessore regionale non ha pace: mostra slide, indica, modera il dibattito, pressa frontalmente deputati e senatori. Sabato è atteso a Bomporto il sottosegretario Graziano Delrio, anche a lui verrà mostrato il dossier modenese. Si sta pensando, magari, anche a come rivolgersi direttamente al premier Matteo Renzi. La situazione non è mai stata cosi' grave. La Provincia, in particolare, sembra proiettata verso la chiusura vera e propria: già quest'anno bisogna tagliare 10,5 milioni (con la legge di stabilità attuale) ma sembra una chimera poterlo fare senza trasferire o licenziare dipendenti.

Il sindaco di Mirandola Maino Benatti dal punto di vista dei Comuni, vuole essere altrettanto chiaro: "Stiamo rinunciando agli affitti per le caserme dei Carabinieri, prima o poi la Corte dei conti verrà a chiederci di questi sconti. La manovra cerca di abbassare le tasse. Se vogliamo chiudere i bilanci, quest'anno le aumentiamo. Poi la percezione della gente sarà quella che sarà. E gli 80 euro - taglia corto il sindaco del terremoto di fronte ai deputati - sono una carità pagata dagli enti locali".

Ad ascoltare ci sono nella vecchia sala del Consiglio provinciale soltanto i parlamentari Pd Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Manuela Ghizzoni, Davide Daruffi, Cecilia Guerra. Manca il senatore Dem Stefano Vaccari (si è giustificato), mancano i colleghi 5 Stelle Michele Dell'Orco e Vittorio Ferraresi, manca Carlo Giovanardi (Ncd). "Prendo atto con rammarico che non ci sono, saranno impegnati a Roma", sussurra Muzzarelli a margine dei lavori.

In Provincia dunque bisogna tagliare quest'anno 10,5 milioni, "siamo arrivati a un milione toccando già la carne viva", chiarisce Muzzarelli, che continua: "Non sono in grado di tagliare oltre. A Modena servono 30 milioni sul sociale, 28 sulla scuola e quasi 14 su manutenzioni e ambiente. Intacchiamo anche questo? Ho 40 volontari del verde in città che percepiscono la tariffa di 32 anni fa, paghiamo loro la benzina. Senza di loro saremmo seppelliti dall'erba. E un nuovo milione per spazzare la neve dove lo troveremo? Sono incazzatissimo, non è uno sfogo il mio. È una questione di dignità. Abbiamo meno evasione di altri Comuni, ma predisporremo una task force ulteriore. Anche se non basterà".

Di questo passo, allora, la prospettiva è che "il giorno dopo l'approvazione della legge di stabilità la gente verrà a bussare ai Comuni, comprese le imprese edilizie che stanno chiudendo in questi giorni perchè non facciamo piuù manutenzioni". Roma, con la legge di stabilità, alla Provincia chiede indietro 41 milioni nel 2017 tra trascrizione e Rc auto: 23 nel 2015 e 32 nel 2016. "E se il risultato è che dobbiamo passare una scuola sotto la gestione di Roma, qualcuno comunque paga: restano soldi pubblici", chiosa il sindaco-presidente. In tutto questo, "Il Sole 24 Ore" oggi ha premiato Modena considerandolo un territorio, come altri in regione, dove la macchina degli incassi funziona bene e dove, in teoria, l'effetto della manovra governativa sarà in un qualche modo attutito: "Siamo premiati perchè siamo una delle poche realtà in Italia che ha fatto già i bilanci secondo le nuove procedure, abbiamo via via accantonato nel tempo. Ci dicono che siamo virtuosi ma continuano a tagliare: si fa la figura dei coglioni in Italia - tira le somme Muzzarelli - ad essere virtuosi". (DIRE)

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