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Primarie Pd Modena, Muzzarelli è ufficialmente in gara

L'assessore regionale è il candidato ufficiale del partito. A Modena città soglia di mille firme da raccogliere per presentare la candidatura, 12mila euro il limite massimo di spesa per la campagna elettorale

"Dopo una lunga riflessione ho deciso di mettermi a disposizione per le primarie a Modena". Esordisce in questo modo la relazione con cui l'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli ha deciso di ufficializzare questa sera alla direzione provinciale del Pd di Modena la propria candidatura a sindaco della città della Ghirlandina.

CANDIDATI - "Gli iscritti al Pd saranno più di uno? Bene! - ha affermato commentando le diverse candidature pervenute finora - Vuol dire che abbiamo molte idee e molte risorse. Ma siamo tutti il Pd. Il Pd siamo tutti noi insieme, con il nostro pluralismo, con i nostri valori forti: Francesca (Maletti, ndr), io, Paolo (Silingardi, ndr) e altri che si volessero mettere a disposizione. Le primarie a Modena e in provincia (che si terranno domenica 2 marzo in un turno unico, ndr) saranno una grande occasione di crescita per noi, per tutta l'opinione pubblica, per tutta la politica locale". Tra i candidati 'in pectore', anche Adriana Querzé, un'altra assessora dell'uscente Giunta Pighi, e Luca Mucci dell'associazione Modena Terzo Mondo.

BUROCRAZIA - Irrinunciabile un accenno renziano: "Condivido pienamente - sottolinea Muzzarelli - la sferzata che il segretario nazionale del nostro partito ha voluto dare al Governo e alla sua maggioranza. Su troppi versanti, accanto a misure utili e positive, sono stati fatti pasticci o sono state rinviate le scelte. E tra i punti più critici c'è sicuramente il rigurgito di centralismo burocratico e ministeriale che mette in difficoltà le autonomie e ci fa sudare sette camicie per la ricostruzione dei comuni terremotati, che resta e deve restare in cima alle nostre priorità di governo del territorio". In agenda per i prossimi giorni, forse venerdì, un incontro per presentare il programma elettorale nel dettaglio.

REGOLAMENTO -  La Direzione provinciale, inoltre, ha dato il proprio via libera alla bozza di regolamento quadro per la selezione delle candidature a sindaco in vista delle amministrative del 2014 e ha approvato un ordine del giorno che conferisce al segretario provinciale Pd Lucia Bursi il mandato per “condividere la proposta di Regolamento per le primarie approvato dalla stessa Direzione con le forze politiche che si riconoscono nel centrosinistra e inviarlo definitivamente ai territori entro il 13 gennaio prossimo”. Le Primarie si terranno domenica 2 marzo in un turno unico: ogni assemblea comunale dovrà verificare se esistono le condizioni, sul proprio territorio, per promuovere la costituzione di una coalizione di centrosinistra. Se ci sarà un solo candidato iscritto al Pd questo sarà considerato il candidato del partito e non avrà la necessità di raccogliere firme a sostegno del suo nome. Se ci saranno, invece, più candidati iscritti al Pd dovranno raccogliere un numero di firme rapportato al numero di componenti dell’Assemblea comunale o degli iscritti nel suo Comune (il 35% dell'assemblea del territorio al quale è iscritto o il 20% delle firme degli iscritti al 31 dicembre 2013  dello stesso territorio). La soglia minima di firme da raccogliere, prevista per i Comuni con oltre 100mila abitanti, è di mille firme e Modena rientra in questa casistica, mentre per i Comuni più piccoli si va a scalare. La bozza di regolamento stabilisce anche i limiti massimi di spesa che il singolo candidato dovrà rispettare nella campagna per le primarie: la cifra massima stabilita per i Comuni con oltre 100mila abitanti è di 12mila euro. Anche in questo caso più i Comuni sono piccoli più il limite di spesa è basso. Alle primarie voteranno tutti coloro che si dichiarano elettori del centrosinistra residenti in quel determinato Comune​.

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