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Stretta sulle manifestazione, il plauso di Muzzarelli: "Protegge salute e negozi"

In Consiglio comunale il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha commentato le nuove disposizioni del Viminale. Sabato i No-Green Pass saranno in piazza Tien An Men

“Il diritto a manifestare è sacrosanto e costituzionalmente garantito, però il rispetto delle regole è parte integrante della libertà e l’esercizio di una libertà di qualcuno non può essere dannosa per quella di altri. Una minoranza non può bloccare le città, danneggiare le attività economiche e, cosa ancor più grave, vanificare i sacrifici e gli sforzi di tutti gli altri, la grande maggioranza, per limitare la diffusione del contagio”.

Durante l’informazione sull’emergenza Covid-19 al Consiglio comunale di giovedì 11 novembre, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha così commentato la circolare emanata dal Viminale in materia di nuove regole e restrizioni per la gestione di manifestazioni No-Vax e No-Green Pass, giunta dopo l’annuncio del presidente Mattarella e della ministra Lamorgese in occasione dell’assemblea nazionale Anci.

Il Viminale impone manifestazioni statiche, stop ai cortei del sabato

“Una stretta che serve per garantire i diritti di chi dissente proteggendo le attività economiche e la salute dei cittadini”, ha affermato il sindaco, spiegando che nella riunione del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza del giorno precedente sono stati illustrati contenuti e indirizzi per applicare quanto disposto dalla circolare. Le manifestazioni saranno consentite, ma con modalità diverse, in cui prevale la forma statica, applicate già da sabato “quando a Modena ci sarà una manifestazione autorizzata in zona Piazzale Tien An Men, visto che il Novi Sad era già stato precedentemente prenotato per un’altra iniziativa”. In generale, le nuove disposizioni prevedono che i manifestanti siano tenuti lontani da centri storici, palazzi delle istituzioni e altri obiettivi sensibili, indicando invece aree dove non ci sono strade affollate e attività commerciali, oltre che orari adatti a non creare disagi alle attività economiche, sociali e culturali.

“E non è un caso – ha precisato Muzzarelli - che l’annuncio di questo giro di vite sia arrivato di fronte ai sindaci italiani: era una richiesta partita da grandi centri che ha poi coinvolto anche i medi centri urbani. Anche a Modena chiare sono state le istanze e le sollecitazioni di associazioni di categorie di diverse componenti del mondo economico e commerciale; anche a me sono arrivate tante sollecitazioni e nel Consiglio del Quartiere 1 c’è stata una presa di posizione”, ha continuato precisando infine: “La stragrande maggioranza dei cittadini modenesi ha deciso di affidarsi alla scienza e trovare piena sicurezza nella vaccinazione. E quando il vaccino non basta, fortunatamente, vi sono anche nuovi farmaci e nuove terapie in ambito ospedaliero. Questa è la giusta strada per andare avanti, senza rinunciare più a tutte quelle attività economiche e sociali che, per troppo tempo, sono dovute rimanere chiuse”.

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