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Muzzarelli spinge sull'urbanistica: "Il più grande progetto di rigenerazione urbana in 60 anni"

La conferenza di fine anno con la stampa modenese ha visto un sindaco battagliero sui temi più caldi della politica cittadina. E sulla candidatura del 2019: "La maggioranza deve lavorare e guardare a lungo termine"

Meno cemento su Modena e, in particolare, 100 ettari di nuove costruzioni stralciate dalle previsioni urbanistiche. Parola del sindaco Gian Carlo Muzzarelli nell'incontro di fine anno con la stampa locale, svoltosi oggi in Municipio. Tema centrale dell'intervento del primo cittadino no poteva che essere la questione urbanistica, colonna portante del dibattito pubblico modenese.

A inizio mandato, quasi quattro anni fa, aveva promesso un ritorno agli investimenti stimandoli in 80-90 milioni. Oggi il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli tira le somme evidenziando che "ci sono 157 milioni di investimenti tra diretti e indiretti (le cosiddette contabilizzazioni, ndr)" per nuove opere in città. "Un volano straordinario per l'economia", aggiunge il sindaco, secondo cui inoltre, "Modena è in movimento. Nel 2017 che è stato un anno straordinario abbiamo fatto azioni straordinarie e di questo ringrazio tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che si sono spesi per una comunità che, non solo è in movimento, ma sta anche reagendo in maniera molto positiva".

Certo, le critiche non sono mancate da più parti, comprese dalla parte sinistra della coalizione che amministra la città. Ma Muzzarelli non ha dubbi e difende la progettualità della sua Giunta con toni rimbombanti: "Siamo di fronte al più grande progetto di rigenerazione urbana degli ultimi 60 anni". Poi tocca anche il il tema delle polemiche con i comitati: "Non mi pare che la discussione sia partita con il piede giusto. Non c'era bisogno di occupazioni abusive per sapere che ci sono immobili da rigenerare". Ma "noi abbiamo avviato un enorme piano con moltissimi interventi per rendere la città più attrattiva e compatta". Continua il sindaco: "Saremo i primi a dare gambe alla nuova legge urbanistica regionale per una città anche più verde e il primo bosco lo faremo alle Morane (la zona della contestata cementificazione, ndr)". Ciò premesso, "trovo positivo che se c'è una richiesta, ci sia un confronto con chi ha come noi la responsabilità collettiva per risolvere le esigenze della comunità". Però conclude il sindaco, "se avessi dato retta ad esempio al comitato di piazza Roma, oggi lì avremmo 180 macchine, mentre abbiamo scelto altre soluzioni". 

Il 2018 è alle porte, ma inevitabilmente le riflessioni corrono anche al 2019, anno delle elezioni amministrative. Alle domande dei giornalisti circa la ricandidatura, Muzzarelli spiega: "Credo che la cosa migliore sia non di mettere le mani avanti per me e per noi, ma di mettere le mani avanti per l'interesse della città. La cosa più bella è costruire dei progetti che comunque qualcuno un domani 'è costretto a realizzarè. Quel che è importante è ora fare i progetti, trovare i soldi e metterli in cantiere. Questo è fare futuro". 

Commentando una ipotetica coalizione di governo per la città, al netto del quadro che emergerà a marzo dal voto politico, Muzzarelli spiega: "Stiamo facendo un lavoro a lungo termine per un'amministrazione e anche una maggioranza che deve guardare al lungo termine. Però le cose che dobbiamo fare dobbiamo farle con la consapevolezza che se ci sono dei casini a Roma il nostro obiettivo è quello di lavorare per Modena, per la nostra città". Insomma "abbiamo un programma che stiamo realizzando alla lettere, l'obiettivo dell'amministrazione è quello di consolidare un asse di centrosinistra perchè è nel nostro Dna storico. Quello che succederà poi non lo so, ma siamo tutti a disposizione, dentro la maggioranza che si costituirà, a ragionare per capire cosa fare per il bene di Modena".

(fonte DIRE)

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