rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Recupero energetico, il cibo degli inceneritori. Il Comitato Modena Salute e Ambiente non ci sta

Il Comitato Modena Salute e Ambiente rivede i dati dell'ultimo report Hera sui rifiuti. Plastica "recuperata" ma non "riciclata", e lo smaltimento diventa vitale per il funzionamento di un inceneritore troppo capiente

Leggendo il report di Hera “Sule tracce dei rifiuti”, il quadro che ne risulta appare veramente positivo. Un recupero della plastica dell’84%, da spartirsi tra quella riciclata e quella destinata al recupero energetico, sembrano dati degni di nota. Si legge che viviamo in un territorio addirittura “in anticipo di 15 anni” rispetto agli obiettivi UE, come non andarne fieri?

Una risposta la dà Comitato Modena Salute e Ambiente, da anni in lotta contro l’uso dell'inceneritore, che da queste rosee prospettive non viene affascinato. La distinzione cruciale su cui verte la critica del Comitato è quella che insiste tra i verbi “riciclare” e “recuperare”, che nella statistica di Hera sembrano poter essere intesi come sinonimi, mentre nel comunicato si legge che “il riciclo implica esclusivamente la rilavorazione e recupero di materia a freddo, il recupero apre invece la porta anche al concetto di recupero energetico, quindi inceneritori”. 

Dall’esame del Comitato emerge che del totale dei rifiuti prodotti annualmente da ogni cittadino, 150 kg consistono in plastica, più di metà della quale finisce nell’indifferenziata: ne restano quindi 73 kg. Di questi “recuperabili”, 45 kg non sono riciclabili. Ne rimangono 28kg, dei quali solo 19kg vengono effettivamente riciclati: il 9% del totale. 

Enigma matematico o sociale? “Queste incongruenze sono possibili perché il Gestore applica norme e autorizzazioni che glielo consentono. Tutta questa plastica scartata dal riciclo e mandata a smaltimento fa molto comodo, anzi diventa vitale per il funzionamento di un inceneritore voluto troppo capiente per le necessità del suo ambito provinciale”, spiega il Modena Salute e Ambiente. 

Servirebbe maggiore chiarezza per decretare se sia possibile parlare effettivamente di un’economia “circolare” dei rifiuti, intesa come ciclo infinito del riuso dei materiali: ad oggi però, al Comitato modenese la situazione sembra vestire meglio i panni di un’ "economia interrotta dall’atto inceneritorio che interrompe il riuso del materiale, oltre ad inquinare l’ambiente”.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Recupero energetico, il cibo degli inceneritori. Il Comitato Modena Salute e Ambiente non ci sta

ModenaToday è in caricamento