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Ricostruzione, i sindaci della Bassa: "Il lavoro duro inizia adesso"

I sindaci dei comuni della Bassa Modenese colpita dal terremoto del 2012 guardano con moderato entusiasmo ai provvedimenti emessi dalla Regione Emilia Romagna in materia di ricostruzione dei centro storici

"Uno strumento in piu' per i centri storici, ma ad oggi proprietari che non vogliano ristrutturare non ne risultano". Positivo, ma non entusiasta, il commento del sindaco di San Felice Sul Panaro, Alberto Silvestri, alle delibere emanate dalla regione Emilia Romagna, che consentono ai privati che avessero avuto danneggiata l'abitazione e non abbiano ancora dato il via ai lavori di ristrutturazione di cedere l'immobile al Comune ricevendo comunque i fondi per la ricostruzione e acquistando nuove soluzioni. Per Silvestri, anche presidente della Unione dei comuni dell'Area Nord, "le delibere forniscono strumenti aggiuntivi per ripristinare oltre agli edifici gli spazi comuni, gli arredi e le aree pubbliche dei centri storici", ma per quanto riguarda la cessione delle case da parte dei privati al pubblico fa notare "che ad oggi non vi sono notizie di cittadini che non vogliano intervenire sulla proprieta'".

Certo, "la possibilità di acquistare da parte del Comune previene l'eventualità che all'interno del centro rimangano i cosiddetti denti cariati", cioè quelle situazioni "così complesse da rimanere irrisolte", ma certo "non ci metteremo a comprare pezzi di centro storico a tappeto", precisa il sindaco. San Felice non ha ancora "un piano di ricostruzione dettagliato per il centro", aggiunge Silvestri, "ma in ogni caso non stravolgeremo la struttura dell'area che ha proprietà storiche e consolidate". Nessun ritardo, infine, secondo Silvestri, "nell'avvio dei sostegni ai piani per i centri storici da parte della Regione", in quanto "prima ci si e' occupati dai danni agli edifici in generale e ora si mette mano a zone particolari, come le zone rosse", portando a termine "una parte di un programma in piu' fasi che non e' ancora terminato".

"Le prenotazioni per la ristrutturazione post sisma non sono progetti: il lavoro duro comincia proprio da ora". Frena gli entusiasmi della Regione Emilia Romagna, che aveva parlato di soddisfazione "per i risultati raggiunti con piu' di 12mila pratiche di richiesta fondi, tra domande e prenotazioni, su 15mila previste dalle schede Aedes", il sindaco di San Felice sul Panaro Alberto Silvestri. Interpellato dalla 'Dire' sui numeri della ricostruzione, Silvestri ricorda che "sebbene la modalita' della prenotazione per chi deve ricostruire abbia segnato un punto fermo", ancora "c'e' molto da fare, anche perche' ogni tanto c'e' qualcuno che salta fuori e non ha ancora fatto nulla". Le prenotazioni "sono servite a fare un quadro piu' chiaro rispetto ad un percorso che, però, dobbiamo ancora completamente fare", precisa Silvestri, e "servono semplicemente a dire che li' c'e' un'attivita' da svolgere". Davanti a noi, pero', "abbiamo le attivita' piu' complicate, perche' da prendere in mano rimangono tutti gli edifici in classe E, cioe' con danneggiamenti gravissimi e inagibilita'", e dunque "il grosso del lavoro arriva da adesso in poi".

"Aver raggiunto il 90% delle pratiche per la ricostruzione, tra vere domande e prenotazioni è solo il primo step e ci aspettano ancora mesi e poi anni difficilissimi". Cosi' Fernando Ferioli, sindaco di Finale Emilia, sui numeri della ricostruzione presentati ieri dalla Regione. Interpellato dalla 'Dire' Ferioli, come gia' il sindaco di San Felice, Alberto Silvestri, spiega che "da ora in avanti si dovra' affrontare lo scoglio enorme degli edifici in classe E, cioe' quelli piu' danneggiati", per i quali "i progetti di ricostruzione vanno presentati entro la fine dell'anno", in una situazione "che vede i tecnici comunali e privati, oberati di lavoro". Con la chiusura dei termini delle prenotazioni, appena effettuata, "la Regione ha affrontato, in realtà, la parte piu' semplice", mentre ora "viene il difficile, anche a livello economico come dimostra un primo palazzo, in classe E, di cui ci stiamo occupando ora la cui ricostruzione richiedera' piu' di 10 milioni di euro". Positivo invece il giudizio di Ferioli sulle delibere emanate, ieri, dal commissario straordinario al sisma, Vasco Errani: "Per Finale Emilia, forse piu' che per altri Comuni, la possibilità di acquistare case dai privati e' fondamentale", spiega, "in quanto da noi sono numerose le situazioni in cui piu' proprietari non riescono a mettersi d'accordo, o "le case inagibili sono finite all'asta giudiziaria". Situazioni "che rischierebbero di rimanere irrisolte a lungo", conclude Ferioli "e sulle quali interverremo acquistando e riqualificando".
(Fonte Dire)

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