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Compiti e ruoli a bordo delle ambulanze, scontro fra medici e infermieri 

L'Ordine dei Medici lamenta l'assegnazione di “atti medici” al personale infermieristico, nelle procedure elaborate per il pronto intervento. Insorge il sindacato, Cgil: “Infermieri preparati. No alla guerra tra professionisti”

Qualche screzio è nato fra medici ed infermieri, impegnati fianco a fianco nel difficile e vitale compito di gestione delle emergenze, a bordo delle ambulanze del 118. L'Ordini dei Medici di Modena-Ravenna-Piacenza e Bologna ha infatti espresso contrarietà in merito alle procedure e istruzioni operative redatte da alcuni medici per regolamentare l’intervento di infermieri sulle ambulanze. Secondo gli Ordini dei Medici in questione - che avrebbero presentato anche esposti alla Procura della Repubblica - verrebbero infatti assegnati agli infermieri “atti medici” quali diagnosi, prescrizione e somministrazione di farmaci, soggetti a controllo medico. 

Ma la FP/Cgil non ci sta e spiega che si tratta in realtà di procedure operative – redatte in collaborazione con i medici del sistema di emergenza-urgenza territoriale - che da tempo nella nostra provincia vengono svolte, con alta professionalità e adeguato addestramento, da parte del personale infermieristico del 118. 

“Crediamo pericoloso  - scrive il sindacato - il messaggio lanciato dagli Ordini dei Medici, non solo perché rischia di far passare l’idea che il personale infermieristico non sia in grado di garantire la giusta assistenza suscitando preoccupazioni infondate fra la gente, ma anche perché rischia di non tutelare nessuna delle professioni, medici e infermieri, che negli anni hanno contribuito a costruire il modello di assistenza insieme a tutte gli altri professionisti che intervengono sull’emergenza”. 

Proprio qualche settimana fa, i sindacati modenesi hanno incontrato la direzione sanitaria dell’Ausl, per continuare il confronto sul potenziamento della rete di emergenza territoriale che vedrà il completamento di tutte le postazioni montane e la progettazione della centrale unica per i trasporti intra-ospedalieri.  In quell’occasione – riferisce la fonte sindacale - la stessa direzione sanitaria ha valorizzato l’importante lavoro degli infermieri del 118 e degli autisti sottolienando come il modello modenese, analogamente ad altre provincie, abbia sviluppato negli anni una clinical competence altamente professionalizzante frutto anche di importanti investimenti nel lavoro di equipe fra le diverse professionalità. 

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