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Carenza di personale nei Pronto Soccorso, l'allarme dei sindacati arriva in Regione

Il caso approda in viale Aldo Moro grazie ad un'interrogazione di Andrea Galli (FI), il quale domanda se "sia al vaglio l'idea di rotazione del personale medico tra i grandi poli e quelli territoriali e "con quali tempistiche siano previsti nuovi concorsi"

Focus in Assemblea legislativa del consigliere modenese  Andrea Galli sull'allarme lanciato da diverse sigle sindacali sul funzionamento dei pronto soccorso. Il capogruppo di Forza Italia ricorda, nell'interrogazione presentata, che "al centro del dibattito c'è il progetto che lo scorso 20 luglio la Regione Emilia-Romagna ha consegnato ai sindacati e che prevede, tra l'altro, la possibilità di impiegare giovani specializzandi nei reparti di emergenza per snellire le procedure e decongestionare le sale d'attesa".

Il forzista spiega che "già lo scorso aprile i sindacati dei medici avevano segnalato la mancanza di 140 medici per completare il fabbisogno complessivo dei pronto soccorso regionali. I problemi riguardano anche- si legge nell'atto ispettivo- l'elevatissimo turnover e la difficoltà nel reclutamento dei giovani medici con concorsi deserti e rinunce e trasferimenti molto frequenti. È stata inoltre segnalata- continua il documento- una scarsa possibilità di progressione di carriera, turni stressanti e scarso riconoscimento professionale. Si evidenziano poi ulteriori problemi derivanti dall'autoassicurazione e dalle presunte mancate coperture assicurative delle aziende con la conseguenza che andrebbero a ricadere sui medici i costi di copertura assicurativa".

Galli ricorda che "fra le idee avanzate dalla Regione ci sarebbe quella di creare degli ambulatori di guardia medica all'interno dei pronto soccorso nei quali gli specializzandi in medicina possano seguire i codici bianchi. L'altra ipotesi è quella di stipulare di volta in volta dei contratti di libera professione a seconda delle necessità".

Per questo il capogruppo di Forza Italia chiede alla Giunta di illustrare "quali siano state le reazioni dei sindacati in merito al progetto proposto" e "in che modo si intenda definire con chiarezza le competenze dei giovani specializzandi chiamati a lavorare all'interno del pronto soccorso per seguire in particolare i codici bianchi".

A queste richieste il consigliere modense aggiunge quella di spiegare se "sia effettivamente al vaglio l'idea relativa alla rotazione del personale medico tra i pronto soccorso dei grandi poli e quelli territoriali per sopperire alle criticità di organico, se siano previste iniziative e soluzioni maggiormente mirate sugli ospedali territoriali più piccoli" e infine "con quali tempistiche siano eventualmente previsti nuovi concorsi per l'area di emergenza-urgenza".

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