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Pestaggio in via Rainusso, la politica chiede soluzioni

Il Pd auspica un intervento delle istituzioni per contrastare il fenomeno delle violenze fra giovanissimi, mentre Forza Italia attacca ancora sul tema sicurezza

La violenta aggressione avvenuta ieri in via Rainusso ha inevitabilmente generato preoccupazione e dibattito in città. Il responsabile Sicurezza Pd Modena Antonio Carpentieri ha dichiarato oggi: "Quanto accaduto ieri pomeriggio in via Rainusso non può lasciare indifferente una comunità come quella modenese. È accaduto un fatto grave e inaccettabile con diversi minorenni coinvolti in pieno giorno, di fronte a tanti testimoni. L'intervento delle forze dell'ordine, chiamate da qualcuno che ha assistito al fatto, è stato fondamentalmente ed ora sono in corso le dovute attività per ricostruire l'accaduto e per accertare e perseguire le responsabilità. Massima vicinanza e solidarietà ai ragazzi che hanno subito questo agguato violento e anche alle loro famiglie. Serve il massimo sforzo e unione da parte delle istituzioni per fronteggiare queste situazioni e risolverle nel profondo. E le istituzioni devono lavorare assieme alle famiglie e a tutte le agenzie educative che hanno a che fare i giovani e la loro formazione e crescita. Marginalità sociale e povertà educativa sono i nemici su cui concentrare gli sforzi".

Pestaggio con le spranghe davanti a scuola, follia in via Rainusso

Allarme anche da parte del senatore modenese Enrico Aimi, di Forza Italia: "Un'aggressione selvaggia e in piena regola, a colpi di spranga, messa in atto da ragazzi violenti che è davvero difficile definire “studenti”, posto che studente è il participio presente del verbo studiare, mentre questi a quanto pare fanno altro. La Procura della Repubblica aprirà certamente un'indagine, da cui scaturirà un processo e, conseguentemente, la loro identificazione che è questione di ore. Che la situazione sulla sicurezza a Modena sia sfuggita di mano lo andiamo ripetendo inascoltati da tempo remoto. Raccontare che è una questione di percezione - come hanno cercato di dissimulare le sinistre - è a questo punto cosa che attiene più alla psichiatria che non alla politica. Vanno pertanto assunti provvedimenti severi ed immediati, prima che ci scappi il morto. Non sappiamo più in quale lingua ripeterlo. Infine, qualora dovesse emergere che tra gli autori del “raid punitivo” ci sono cittadini stranieri, invitiamo le autorità di Pubblica Sicurezza ad approntare con urgenza provvedimenti di espulsione, ringraziando il Cielo che per ora, lo ius soli, non è legge dello Stato.”

Alberto Bosi, capogruppo della Lega Modena, ha commentato: "L’ultimo inquietante fatto di via Rainusso ha messo in risalto, per l’ennesima volta due problemi strettamente legati tra loro, quello della sicurezza e quello del disagio giovanile. A luglio l’incendio della palazzina, poi le baby gang in centro storico ed ora la rissa tra soggetti in una zona di ampio passaggio in pieno giorno.Le grida di allarme, che Lega Modena denuncia da anni sulla necessità di un concreto intervento, anche di natura sociale, cadono nel vuoto e restano inascoltate. Come affermato anche dal responsabile della sicurezza del PD, ‘quanto accaduto non può lasciare indifferenti’, il punto è che noi della Lega Modena non lo siamo mai stati a differenza di qualcuno che per anni ha parlato di percezioni sbagliate dei cittadini modenesi. Per questo chiediamo che il Comune s’impegni realmente per rendere Modena più sicura e vivibile, con azioni e investimenti diretti o facendo appello alle istituzioni competenti di grado superiore, così da permettere un aumento dell’organico di Polizia, un conseguente incremento dei controlli. Perché errare è umano ma perseverare è diabolico, e ci pare proprio che in termini di contrasto alla criminalità il Comune non solo abbia sbagliato ma continui ad evitare di risolvere un problema che si aggrava ogni giorno di più".

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