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Rinunciare alle palazzine nel comparto Vaciglio-Morane? "Costerebbe 300 euro a famigia"

Il Pd di Modena spiega le ragioni per cui non sarà revocato il progetto urbanistico, che comporterebbe un elevato costo per le casse del Comune, con circa 30 milioni di indennizzo ai costruttori. Intanto sfila la protesta e il M5S tenta la battaglia in Consiglio Comunale

Ieri sera diverse centinaia di cittadini hanno pedalato lungo la ciclabile che costeggia via Morane e la Nuova Estense, per ribadire il proprio "no" alla cementificazione di quel pezzo di terreno, sul quale il progetto urbanistico prevede una serie di palazzine per un totale di 550 appartamenti. Oltre alla mobilitazione dei residenti e dei modenesi che vedono come un danno ambientale l'urbanizzazione della zona, anche la politica si sta districando sulla vicenda.

Tra le forze politiche che hanno voluto dare un segnale forte vi è sicuramente il Movimento 5 Stelle, che ha presrntato una mozione in Consiglio Comunale per chiedere di fatto l'annullamento del progetto edilizio, in favore del mantenimento dell'attuale suolo vergine. Il documenti creerà sicuramente grande dibattito in Piazza Grande, ma le schermaglie con la maggioranza sono già iniziate.

Il Pd ha da subito dichiarato di non essere disponibile a tornare sui propri passi – mossi dalle precedenti amministrazioni – ma di essere pronto a discutere di eventuali modifiche, per altro già preventivate dalla stessa Giunta rispetto al progetto iniziale. “La soluzione prospettata dai 5stelle per la zona Vaciglio comporterebbe un regalo da all’incirca 30 milioni di euro ai costruttori e un costo di circa 300 euro a testa a famiglia modenese”, spiegano il segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi e il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Fabio Poggi.

"Come Partito democratico ci impegniamo affinché, nonostante i margini di manovra siano davvero risicati, si possa migliorare il progetto edilizio previsto nella zona di Vaciglio. Crediamo, in particolare, che ci siano i margini per riaprire un confronto complessivo e provare a fare proposte sulla riduzione delle previsioni del PRG che abbiamo ereditato, a partire proprio dai progetti previsti per quella zona. Ieri sera siamo andati a parlare con la gente e a ascoltare le istanze dei promotori della biciclettata e crediamo sia doveroso, nel rispetto di una manifestazione così importante, uscire da alcuni equivoci per poi davvero provare a migliorare il progetto per quanto sia possibile".

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