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Questura di Modena Fascia A, il Pd insiste e scrive ai parlamentari

Il segretario provinciale Fava e del responsabile Sicurezza cittadino Carpentieri si appellano al ministro Lamorgese attraverso gli eletti in Parlamento per sollecitare l'avanzamento della struttura modenese

Il segretario provinciale Davide Fava e il responsabile della Sicurezza nella Segreteria cittadina del Pd modenese Antonio Carpentieri hanno scritto ai parlamentari modenesi Pd Piero Fassino, Beatrice Lorenzin e Giuditta Pini affinchè si facciano portavoce presso il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese della necessità di elevare la Questura di Modena in Fascia A. La richiesta è supportata anche da analoghe lettere inviate dai sindacati di polizia Siulp, Sap e Silp Cgil che, con una propria analisi di quanto accaduto in questi anni, concordano sulla necessità di innalzamento di Fascia della Questura, unico modo per avere un rafforzamento degli organici, delle professionalità e delle strumentazioni a disposizione del territorio.

“Abbiamo investito ufficialmente i nostri parlamentari di un problema che nelle nostre zone è particolarmente sentito: la necessità di avere più uomini e più mezzi per le Forze dell’ordine locali. La pianta organica della nostra Questura è ancora ferma al 1989, quando la situazione della sicurezza e le esigenze investigative e di controllo del territorio erano del tutto differenti da quelle attuali. Abbiamo rappresentato questa nostra volontà di coinvolgere i parlamentari del territorio anche ai sindacati di polizia che non solo hanno condiviso l’obiettivo, ovvero la richiesta di innalzamento di Fascia della nostra Questura, ma hanno anche deciso di allegare alla nostra richiesta una propria analisi della situazione attuale. Ringraziamo quindi Siulp, Sap e Silp Cgil per aver voluto unire la loro voce alla nostra, per rafforzare una richiesta che interessa tutto il territorio senza distinzioni politiche e di ruoli. Alla lettera del Pd e a quelle dei sindacati di polizia, abbiamo anche aggiunto gli ordini del giorno approvati in Provincia e presentati nei Consigli comunali, a cominciare da quello del capoluogo, e le firme raccolte in calce alla petizione sul tema fatta circolare nei mesi scorsi", si legge nella nota dem.

"Chiediamo in questo modo ai nostri parlamentari Piero Fassino, Beatrice Lorenzin e Giuditta Pini di farsi portavoce di queste richieste direttamente presso il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Dopo la stasi dovuta al lockdown, il numero dei reati commessi in città e in provincia ha ricominciato a salire creando comprensibile allarme tra la popolazione, già provata dalle enormi difficoltà economiche e sociali causate dalla pandemia. Il Partito democratico è sempre stato al fianco della Prefettura, delle Forze dell’ordine e delle Amministrazioni locali che, quotidianamente, si impegnano per garantire legalità e rispetto delle regole. Non abbiamo mai voluto sollevare facili allarmismi solo per ragioni di propaganda elettorale, ma riteniamo che la situazione dell’ordine pubblico che si è venuta a creare nel modenese debba ora richiedere la massima attenzione da parte delle autorità competenti. Anche se a Modena abbiamo ancora un tessuto civico forte e sano che si batte per migliorare il proprio territorio e su cui anche le Istituzioni dello Stato possono fare affidamento, il senso di insicurezza, tanto più in tempi di emergenza sanitaria, può portare a conseguenze nefaste. Occorre intervenire in maniera concreta e celere, come già avvenuto in altre città di medie dimensioni paragonabili alla nostra”.

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