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Profughi nella Bassa, Platis (FI): "Dodicimila terremotati ancora fuori casa"

L'esponente di Forza Italia e consigliere provinciale di Uniamoci muove nuove critiche ai sindaci dei comuni della Bassa modenese dopo l'ok all'accoglienza dei migranti: "Dovevano ottenere agenti e mezzi, non 200 profughi"

"Da mesi i nostri sindaci dovevano andare dal prefetto a chiedere agenti e mezzi, invece gli unici risultati ottenuti sono stati l'arrivo dei primi 200 profughi". Lo dice nella bassa modenese Forza Italia, per iniziativa del consigliere comunale Antonio Platis, nel giorno in cui la Prefettura ha incontrato gli otto sindaci locali e ha incassato la loro disponibilità (manca solo Finale Emilia, guidata da Sandro Palazzi del centrodestra) ad accogliere gli oltre 200 migranti di cui si parla da settimane. 

"Nel cratere- riassume Platis- ci sono 12.000 persone fuori casa, l'emergenza sicurezza è esplosa in tutta la sua forza e le amministrazioni comunali non possono avere il tempo di inseguire e assecondare le esigenze dei profughi. Alcuni di quelli arrivati nel 2011 sono ancora 'sul gropponè delle casse pubbliche...". 

L'esponente Fi si esercita con un po' di numeri sulla ricostruzione post sisma: "Al 31 dicembre 2016- osserva Platis- sono stati richiesti contributi per 26.398 unità immobiliari di cui 19.500 abitazioni e 6.898 attività economiche (1.858 unità ad uso produttivo, 1.961 ad uso commercio, 870 ad uso ufficio, 2.209 ad uso deposito). Altre 1.317 unità immobiliari hanno avanzato la richiesta (cosiddetta prenotazione) ma non hanno ancora formalizzato la domanda di contributo. A fine 2016 risultano completati 4.878 cantieri pari a 11.841 abitazioni e 3.338 attività economiche. E tutti gli altri? Aspettano". 

(DIRE)

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