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"Ombrelline" per i politici, anche Bonaccini incappa nella gaffe

Tiene banco la situazione creatasi sabato scorso ad un convegno a Sulmona, dove anche il Presidente della Regione ha usufruito di una ragazza reggi-ombrello. Bonaccini si difende: "Scelta infelice degli organizzatori"

"Un errore sì, ma degli organizzatori dell'evento", dopo le critiche piovute sul web e da parte delle forze politiche, il presidente della Regione Stefano Bonaccini prende le distanze dalla scelta di incaricare alcune donne di fare le reggi-ombrelli per proteggere dalla pioggia e dal sole lui ed altri relatori di un incontro a Sulmona. 

"Alla tavola rotonda cui ho partecipato sabato mattina a Sulmona, cominciata peraltro in ritardo, sono rimasto soltanto poche decine di minuti, come hanno potuto vedere tutti i presenti, perchè una volta intervenuto, tra i primi relatori, sono immediatamente ripartito per Modena, per poter essere sul posto, vicino agli organizzatori del concerto di Vasco Rossi" e, sottolinea Bonaccini tornando su quell'incontro, "quando è cominciata la tavola rotonda non c'era alcuna ragazza sul palco: sono salite poco dopo, quando ha cominciato a piovere". 

Poi, "certamente non è stata una scelta felice da parte degli organizzatori e quell'immagine parla da sola. Si ammetta quindi che è stato un errore: il ruolo delle donne è ben altro, è fondamentale in ogni campo della vita, e ciò non può mai essere messo in discussione". Ciò detto, "trovo però pretestuosi gli attacchi di alcune forze politiche al sottoscritto, che non ha avuto alcun ruolo nell'organizzazione dell'evento: penso di aver dimostrato alla guida della Regione Emilia-Romagna che è nella pratica quotidiana e nelle scelte concrete di governo che si misura il tasso di sensibilità sul tema dei diritti delle donne e sulla parità di genere". 

Tra i più critici gli esponenti del Movimento 5 Stelle, con la consigliera regionale Silvia Piccinini e il deputato modenese Michele Dell'Orco. “Un’immagine vergognosa, oltre che un’offesa nei confronti di tutte le donne. Evidentemente questa è l’idea che Bonaccini ha della parità di genere. A questo punto ci aspettiamo delle pubbliche scuse, magari con uno dei suoi puntuali post su Facebook. E se, come temiamo, non dovessero arrivare, invitiamo tutte le donne che fanno parte della Giunta, così come la presidente della Commissione Pari Opportunità e la presidente dell’Assemblea Legislativa, a condannare questo comportamento a dir poco inaccettabile”.

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