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Rifiuti da Roma a Modena, l'emergenza diventa ping-pong politico

La vicenda dell'importazione di rifiuti dalla Capitale all'Emilia si intreccia con rimpalli di responsabilità e campagna elettorale. Il M5S: "Potrebbero non arrivare a Modena", la Regione: "NOn si gioca con le istituzioni"

Il grande dibattito politico del capodanno modenese si sta pian piano sgonfiando, trasformadosi in un rimpallo di accuse e di responsabilità. D'altronde, il diverso orientamento politico delle istituzioni coinvolte - amplificato dal clima elettorale in cui il Paese è immediatamente precipitato dopo lo scioglimento del Parlamento - presta il fianco a questa situazione, che rischia di mettere in secondo piano le problematiche reali connesse al ciclo dei rifiuti.

Dopo che la Regione Emilia-Romagna si è detta disponibile a bruciare 15mila tonnellate di rifiuti come richiesto nel "sos" lanciato dalla Regione Lazio, il diattito è scivolato sulla gestione della spazzatura nella Capitale, la cui sindaca Virginia Raggi (M5S) è di colore ben diverso rispetto a quello delle giunte delle due regioni (Pd). Le difese del Movimento romano sono state prese oggi dal deputato pentastellato modenese Vittorio Ferraresi, che con un intervento sul blog di Beppe Grillo, in cui punta a scagionare la sua amministrazione dall'accusa di non essere in grado di gestire l'enorme quantità di pattume che abbonda per le strade della Capitale.

Scrive Ferraresi: "I problemi creati da decenni di malgoverno di destra e sinistra sui rifiuti non possono essere risolti in un anno ma richiedono più tempo.[...] La Regione Lazio governata da Zingaretti ad oggi non ha un piano rifiuti aggiornato (ebbene sì, la gestione dei rifiuti è di competenza delle Regioni) così appena la Toscana (a guida PD) a causa di una grave inchiesta ha dovuto sospendere gli accordi sullo smaltimento con il Lazio tutta la Regione è andata in tilt. [...] Occasione ghiotta per alcuni, compreso il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che non se la è fatta scappare. Quello dei rifiuti è un business di non poco conto".

Il deputato definisce qundi il soccorso dell'Emilia-Romagna uno "spot natalizio" e conclude spiegando che a Modena i rifiuti "potrebbero addirittura non arrivare, visto che l’ipotesi più plausibile è che siano trattati in impianti più vicini, più economici e meno impattanti".

Una presa di posizione cui ha replicato la stessa giunta regionale, con l'Assessore all'Ambiente Paola Gazzolo, che non si sottrae alla battaglia fra i partiti: “Non c’è molto da dire: il Comune di Roma ha problemi con lo smaltimento dei propri rifiuti, è stato chiesto alla Regione Emilia-Romagna di dare la propria disponibilità a trattarne 15mila tonnellate. Abbiamo accettato, per senso di responsabilità e di solidarietà, per un periodo massimo di 43 giorni effettivi. Punto. Se poi adesso qualche esponente del M5S vuole esercitarsi nel giochino del “non è colpa nostra se non riusciamo a smaltirli, i rifiuti potrebbero persino non arrivare, è tutta colpa del Pd”, si mettessero d’accordo: hanno bisogno, oppure no, di inviarci i rifiuti che non riescono a trattare? Perché noi stiamo bene anche senza i rifiuti di Roma”

“Noi siamo una Istituzione seria – conclude Gazzolo – e non ci prestiamo a batti-e-ribatti da campagna elettorale. O il problema c’è, e noi siamo disponibili a venire loro incontro per evitare danni enormi anche all’immagine della Capitale. Oppure il problema non c’è, e quindi facciamo finta di non aver ricevuto una richiesta formale in tal senso. Ma si decidessero una volta per tutte”.

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