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Protesta contro il caro-bollette, presidio di Rifondazione Comunista davanti ad Hera

Le richieste del partito modenese alla multiutility e alla politica nazionale

Questa mattina alcuni militanti del Partito della Rifondazione Comunista sono stati in presidio davanti alla sede Hera di Modena, per protestare contro gli aumenti delle bollette di luce e gas. "Riceviamo ogni giorno segnalazioni da parte di cittadini ai quali stanno arrivando bollette di importo superiore alla pensione e allo stipendio, nonostante vivano in appartamenti di modeste dimensioni e tengano spenti gli elettrodomestici e il riscaldamento. Ci è stato riferito che Hera emetterà le prossime bollette sulla base di un consumo stimato che è maggiore del consumo reale comunicato tramite autolettura: i cittadini pagherannoin anticipo ad Hera gas non ancora consumato, e dovranno attendere il conguaglio per vedersi rimborsate queste cifre. Chiediamo che vengano immediatamente sospesi i provvedimenti di distacco per morosità e che venga fatturato il consumo reale invece di quello presunto", ha cpmmentato la segretaria Elena Govoni.

"Riteniamo che i provvedimenti adottati dal Governo siano come un brodino di pollo per un malato di polmonite: non serve la rateizzazione (che non fa altro che rimandare il problema) e non serve aver elevato l'ISEE da 8.000 a 12.000 euro per avere diritto al bonus energia. Sono comunque livelli di ISEE da soglia di povertà. Il Governo deve porre un tetto al costo delle materie energetiche, deve intervenire facendo cessare la speculazione dei grandi produttori e venditori di energia, come Hera, deve accelerare verso la transizione energetica da fonti rinnovabili. Noi diciamo che va incentivata la politica di 1KW su ogni tetto, per dire che l'elettrificazione diffusa degli edifici, collegata alla ricarica domestica di auto elettriche, è l'unica soluzione possibile per uscire dalla dipendenza energetica del Paese. I cittadini devono poter diventare prosumer, ovvero produttori e consumatori di energia, e dare vita alle comunità energetiche, in cui ci si scambia energia tra cittadini produttori e cittadini consumatori. Questo è anche l'unico modo per ridurre le emissioni inquinanti, che per la maggior parte dipendono da caldaie a gas e autoveicoli a motore termico."

Il partito di sinistra prosegue: "Contro l'aumento delle bollette si taglino i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l'energia elettrica così come è stato fatto in Spagna; si eliminino gli oneri di sistema obsoleti; si dia finalmente un taglio alle accise, alle addizionali regionali e all'IVA, tasse non progressive che colpiscono in prevalenza i ceti popolari. Rivolgiamo inoltre un appello ai Comuni soci di Hera, e delle altre multiutility, e al presidente Bonaccini (grande sostenitore delle privatizzazioni) perché si attivino affinché le bollette di cittadini e imprese siano riportate a livelli sostenibili".

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