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Primarie Pd, Liotti: "La metà dei candidati siano donne"

L'appello del presidente del consiglio comunale: "Per la lista del Pd nel collegio regionale la richiesta è quella del 50 e 50, cioè dell'alternanza uomo/donna nella lista"

Rinnovamento politico, svolta al Governo, cambio di rotta. Tutto necessario indubbiamente. Tutta via questo cambio di rotta e l’ari di innovazione si deve avere a partire dalla squadra che andrà a comporre il nuovo governo. E l’Italia ha troppe poche donne. Caterina Liotti, coordinatrice provinciale delle democratiche modenesi e presidente del Consiglio comunale ha fatto una richiesta ben precisa.

Sabato scorso, durante la Conferenza regionale delle donne del Pd è emerso questo: “Per la lista del Pd nel collegio regionale - dichiara Caterina Liotti, la richiesta che è uscita con forza dalle donne democratiche della nostra regione è quella del 50 e 50, cioè dell'alternanza uomo/donna nella lista. Chiediamo, poi, che siano valorizzate nelle candidature dei territori donne che rappresentino fino in fondo le tematiche su cui la Conferenza regionale ha investito politicamente, ovvero occupazione femminile,  lotta alle discriminazioni, prevenzione e contrasto della violenza sulle  donne. Anche nel caso di primarie, quindi – prosegue Liotti - è necessario che le regole abbiano ben chiaro l'obiettivo finale: il Parlamento italiano deve nella sua  composizione di genere rappresentare pienamente i bisogni e le aspettative delle donne. La presenza di troppi uomini (attualmente costituiscono l'80% dell’istituzione) non è idonea a rappresentare adeguatamente il punto di vista di più di metà della popolazione”.

La capacità del Partito democratico di innovare politica ed istituzioni si misurerà, dunque, anche su questo. E ciò dovrà accadere anche nel momento in cui si formeranno le liste regionali. Con la riunione di sabato scorso della Conferenza regionale delle donne del Pd, inoltre, ha preso avvio ufficialmente anche il percorso per la raccolta di firme in calce alla proposta di Legge regionale di iniziativa popolare contro la violenza sulle donne. Si prevede di consegnare all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la raccolta delle firme e le deliberazioni in merito dei Consigli comunali e provinciali in occasione della Giornata internazionale delle donne 8 marzo 2013.

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