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Modena verso Expo 2015, nuova riunione di buoni propositi

Saranno realizzati interventi strutturali per l’accoglienza turistica e un cartellone per Modena e provincia. “Temporary store” dedicati al cibo nei negozi sfitti e riqualificazione del percorso stazione-Mef. Ecco le proposte annunciate

Prosegue il percorso che vede riunite istituzioni locali e forze imprenditoriali per definire una strategia – e speriamo non solo quella – per portare il territorio modenese all'attesissimo appuntamento dell'Expo 2015. Dopo il primo incontro di luglio, i partecipanti al tavolo coordinato dal Comune di Modena si sono nuovamente riuniti in municipio, discutendo della presentazione a Milano nell’ambito dello spazio della Regione Emilia Romagna al Padiglione Italia, dei progetti di punta, della definizione di un programma provinciale per i visitatori e di un progetto complessivo per potenziare l’accoglienza turistica.

Ad esporre le idee fin qui raccolte è stato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante l’incontro che, presente anche Morena Diazzi direttore generale Attività produttive della Regione Emilia Romagna, si è svolto questa mattina: “A tutti abbiamo chiesto uno sforzo straordinario per caratterizzare ogni evento in programma il prossimo anno sui temi legati a Expo: ‘Nutrire il pianeta, Energia per la vita’. Le prime proposte emerse, idee e progetti che soggetti pubblici e privati stanno definendo per il 2015 costituiscono una base importante sulla quale costruire un progetto complessivo di valorizzazione del territorio e per favorire nuova occupazione”.

Per creare un “unico concerto di valori”, il centro storico di Modena sarà “porta e vetrina” per il territorio provinciale, da cui si irradiano percorsi e itinerari che coinvolgono l’intera provincia”.

Più nel concreto, per esempio, è stato annunciato da Muzzarelli un piano di riqualificazione della zona della stazione ferroviaria di Modena, con interventi sull’edificio ex Poste, l’evidenziazione del collegamento pedonale Stazione ferroviaria-Mef  (“linea gialla”, con adesivi a terra, su di un percorso di circa 500 metri che richiede tra i 5 i 7 minuti a piedi), il potenziamento dell’illuminazione pubblica e una nuova segnaletica verticale. Tra le varie proposte emerse anche un progetto per la riqualificazione di aree dismesse in centro storico, attraverso incentivi per la riapertura di negozi sfitti come temporary store o pubblici esercizi caratterizzati sull’agroalimentare di qualità nella zona di piazza Roma.

Turismo, agroalimentare, valorizzazione, potenziamento, eccellenze, riqualificazioni sono le parole che si sentono più frequentemente sfogliando il libro dei sogni distribuito ai partecipanti di questi incontri collegiali. Con quali risorse, con quali tempi e con quali modalità sono invece le domande stampate sulle più ingiallite pagine della realtà. A tutti un buon lavoro.

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