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La Bassa modenese riunita in un Comune unico. Il Pd presenta il progetto

La Direzione provinciale Pd ha approvato in mattinata l'ordine del giorno sul progetto che vuole la fusione dei comuni dell'area nord in un unico ente amministrativo. Presto uno studio di fattibilità, ma la decisione finale passerà per un referendum popolare

Camposanto, Cavezzo, Concordia, Medolla, Mirandola, San Felice, Finale Emilia, San Possidonio e San Prospero assorbiti da un unico super-comune della Bassa modenese. E' l'idea sponsorizzata dal Partito Democratico, che proprio oggi ha ufficializzato la propria volontà e il proprio impegno per perseguire e realizzare un progetto ambizioso di fusione.  Questa mattina i Circoli Pd di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Medolla, Mirandola, San Felice e San Prospero hanno infatti dato vita a un coordinamento Pd per il Comune unico, che è stato presentato con un documento approvato all'unanimità dalla Direzione provinciale del partito.

“L’idea nasce dal basso – ha spiegato alla Direzione il coordinatore del progetto fusione Paolo Pirazzoli – E’ il frutto di decine di incontri che si sono tenuti, nei mesi passati, nei Circoli della Bassa, che hanno, tra l’altro, coinvolto più di un centinaio di dirigenti e amministratori Pd. Sono stati incontri estremamente partecipati, a testimonianza della serietà e della voglia di incidere dei nostri Circoli”. L'obiettivo è realizzare la fusione entro il termine dell’attuale legislatura (il 2019 ndr), passando, come previsto dalla legge, attraverso un referendum popolare. Ci sarà, infatti, un serio ed approfondito percorso partecipativo ed informativo con i cittadini, che alla fine, appunto, si esprimeranno con un voto”. 

Le fusioni sono oggetto di grande dibattito e sono già state realizzate in altri territori, non senza fatica. Nella Bassa modenese, a trainare il progetto sarebbe ovviamente la ricostruzione post sisma, capitolo cruciale per le amministrazioni coinvolte. “Un Comune unico significa razionalizzare le risorse per massimizzarne l’utilizzo, aumentare l’efficienza, ridurre gli sprechi, valorizzando, nel contempo, le singole comunità che potranno continuare a contare, nei singoli municipi, sui servizi a disposizione dei cittadini – scrivono i Circoli Pd – Significa anche omogeneizzazione delle normative, semplificazione dei processi amministrativi, programmazione nella gestione delle aree in grado di attrarre investimenti per insediamenti produttivi, integrazione del nostro territorio nelle realtà forti dell’Europa grazie alla realizzazione della Cispadana e allo sviluppo di infrastrutture quali la banda larga. Il Comune unico ci metterà in condizione di vincere la sfida”. 

“Nei prossimi giorni nei Consigli Comunali dell’Area Nord – ha continuato Paolo Pirazzoli -  sarà portato un ordine del giorno che invita l'Unione dei Comuni dell'Area Nord a commissionare, al più presto, uno studio di fattibilità. Il Pd intende essere protagonista e promotore di questo progetto e proporlo a tutte le forze disponibili a condividerlo: partiti politici, associazioni economiche e sindacali, gruppi di volontariato, associazioni sportive e culturali”.

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