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Politica Carpi / Via Unione Sovietica

Lotta al degrado, Carpi pronto a riqualificare il "Biscione" di via Unione Sovietica

Collaborazione strategica con ACER e ASP per interventi sia esteriori che sostanziali, grazie ad un finanziamento di 5 milioni di euro

Oltre nove milioni il finanziamento iniziale, sei ettari la superficie interessata, 780 gli abitanti coinvolti: sono le cifre del progetto di rigenerazione urbana e sociale del complesso di via Unione Sovietica 2 e 4 (il cosiddetto “biscione“), presentato oggi dal Sindaco Alberto Bellelli e dagli assessori Riccardo Righi (Urbanistica) e Tamara Calzolari (Sociale).

Da ormai diversi anni l'area in questione - abitata in maggioranza da stranieri - sconta un significativo degrado ed è spesso stata teatro di fatti di cronaca particolarmente gravi.

Un progetto articolato per il quale Carpi ha vinto un bando regionale – unica città non capoluogo di provincia – che prevede un contributo di cinque milioni di euro, da aggiungere agli oltre quattro di Comune e Acer (rispettivamente 2,5 e 1,5). Perché, è stato sottolineato, l'Agenzia per la Casa (Acer) sarà partner fondamentale, sul piano immobiliare, così come ASP lo sarà sul versante socio-assistenziale: è previsto infatti che Acer acquisisca 55 appartamenti (su 80) e il Comune le zone di servizio, per poi procedere a riqualificare l'involucro esterno, la piattaforma esterna e le connessioni urbane, infine alla riqualificazione energetica, impiantistica e strutturale. I sette piani (considerando il piano terra) avranno destinazioni precise: servizi per la persona e servizi e spazi verdi comuni al primo, residenze protette al secondo, residenze per giovani coppie ed edilizia convenzionata al terzo. Si prevedono la riqualificazione del piano interrato, uno sportello di vicinato al piano terra già prima dell'inizio lavori.

"In collaborazione con ASP – ha detto l'assessore Calzolari – pensiamo di gestire e coordinare servizi su richiesta come pasti a domicilio, pulizia locali, telemedicina, presenza di operatori socio-assistenziali; inoltre momenti ricreativi d'interscambio generazionale, coinvolgendo il Terzo settore."

In particolare, alcuni ambienti ricavati al primo piano sarebbero destinati a saloni “multifunzionali” per svolgere attività ricreative e socializzanti durante la giornata, come ginnastica dolce per anziani e disabili lievi; corsi vari organizzati da Università della Terza Età e volontariato sociale; attività ludiche e ricreative per bambini e adolescenti; attività formative e socio-educative rivolte a minori, di supporto allo studio.

"Il progetto – ha precisato l'assessore Righi – prevede una variante urbanistica per poter procedere con l'acquisizione di tutti gli immobili. Pensiamo di aver intrapreso la strada giusta perché hanno già mostrato interesse due fondi e una banca. Stiamo parlando in un intervento che riguarderà, indirettamente, una zona urbana di 960 ettari".

Entro luglio sono previsti incontri con associazioni e proprietari e l'avvio della progettazione per riqualificare l'interno dell'immobile. A inizio 2021 sarà approvata la variante, poi acquisite le proprietà, qundi aggiudicato il progetto vincitore entro 6-7 mesi dalla pubblicazione del bando, con l'intenzione di cominciare i lavori entro il 2021.

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