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Ex centrale Aem, riqualificazione all'insegna di hi-tech e teatro

Intervento di restauro e rifunzionalizzazione realizzato nel pieno rispetto del carattere “industriale” del fabbricato. Previsti open space e pareti mobili

Uno spazio per il co-working di 60-70 metri quadrati, due sale riunioni (35 metri per ciascuna), quattro ambienti Labspace, con superfici variabili tra i 30 e i 55 metri quadrati, e una sala conferenze da 50 posti. Tutti ambienti che sorgeranno attorno a una galleria centrale, una piazza coperta di 700 metri quadri, luogo di incontro e contaminazione per le diverse attività che vi si affacciano, nonché ulteriore spazio per la realizzazione di iniziative. E ancora, una zona bar accessibile dall’area esterna che ne garantirà un utilizzo indipendente e un’area wi-fi di metratura compresa tra i 150 e i 200 metri quadrati a disposizione dei Labspace.

Sono gli ambienti, per una superficie utile di 1.400 metri quadrati (2.500 quella complessiva), che troveranno spazio all’ex centrale Aem, nel comparto Amcm, con l’intervento di manutenzione straordinaria, rifunzionalizzazione e restauro dell’edificio, per un costo di due milioni e 400 mila euro, che ha ottenuto il via libera della Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Si tratta di un primo stralcio di lavori che non interesserà, se non per le predisposizioni impiantistiche, il “Teatro Drama” e i piani superiori del corpo nord a destinazione uffici, in quanto oggetto di un prossimo stralcio. Gli spazi si svilupperanno al piano terra dell’edificio, costituito da tre piani, cui si aggiunge il soppalco, destinato a ospitare i Labspace. Saranno arredati e attrezzati con le più moderne tecnologie disponibili, dalla banda larga ad attrezzature tecnologiche adeguate alle diverse attività e sperimentazioni ai software, in base alle specifiche poste dalla Regione Emilia-Romagna.

L’intervento, progettato dai tecnici del settore Lavori pubblici del Comune, sarà realizzato nel pieno rispetto della destinazione dell’edificio e del comparto, tutelati in quanto valutati di interesse storico-architettonico. Avrà quindi carattere prettamente manutentivo e di conservazione dell’edificio nel suo linguaggio essenziale e industriale, con la demolizione di elementi incongrui e corpi aggiunti nel corso del tempo in modo artificioso, in modo da riportare l’edificio alla sua strutturazione originaria del 1912. Si procederà al restauro delle finestrature sulla parete nord dell’ingresso e verranno realizzate modeste opere murarie finalizzate alla delimitazione del bar, delle centrali tecnologiche e di servizi igienici idonei all’utilizzo da parte di persone con disabilità, del corpo scala con rampe di 120 centimetri di larghezza, di un ascensore e di una passerella di collegamento tra quest’ultimo e la zona dei Labspace, in modo da abbattere le barriere architettoniche.

I lavori di restauro esterno saranno preceduti da una fase di indagini e campionature. Le facciate, in mattoni pieni a faccia-vista alternati a intelaiature in cemento armato e tratti intonacati, saranno sottoposte a una accurata pulizia e si procederà al restauro degli stemmi e delle insegne in cemento. Le parti in cemento armato saranno soggette a risanamento, dove necessario si procederà al rinforzo dei pilastri in muratura e gli spazi verranno intonacati con materiale analogo per composizione e colori all’originale. È previsto anche il risanamento delle pavimentazioni pedonali che contornano il fabbricato e dell’area cortiliva limitrofa, oltre alla realizzazione di una recinzione perimetrale a delimitazione dell’area di intervento, la costruzione di nuove caditoie, di una linea di scarico delle acque meteoriche, oltre a quella per le acque nere.

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