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Sconti per chi va a fare shopping in bici, anche Modena vuole attivare il "bike to shop"

Approvazione unanime del Consiglio comunale sulla proposta presentata da Reggiani (Pd) da attuare insieme ad associazioni e commercianti

Promuovere l’uso della bicicletta anche in occasione di acquisti, invitando associazioni e commercianti a costituire una rete di esercizi, in centro storico e nelle periferie, per attivare pure a Modena il “Bike to shop”, progetto già diffuso in diversi comuni emiliani che prevede sconti per chi si reca a fare compere in bici nel circuito di negozi aderenti all’iniziativa. È questo il principale invito rivolto all’Amministrazione comunale contenuto nell’ordine del giorno proposto dal Partito democratico e approvato, con voto unanime, dal Consiglio comunale di Modena nelll'ultima seduta. Il documento invita, inoltre, a incentivare l’uso delle bici per iniziative pubbliche, eventi, mostre e rassegne diffuse città, e a proseguire l’incremento di posteggi e depositi, oltreché il miglioramento dei percorsi urbani, a favore dei ciclisti.

Nel presentare la proposta, il consigliere del Pd Vittorio Reggiani ha evidenziato la possibilità di intercettare futuri finanziamenti destinati all’attuazione di interventi di mobilità dolce. In particolare, il “Bike to shop”, ha argomentato Reggiani, potrebbe rappresentare una prosecuzione di progetti partecipativi già sperimentati dal Comune, come il “Bike to work”, l'iniziativa che incentiva l'uso della bici per andare al lavoro. Il consigliere ha specificato, inoltre, che l’agevolazione dovrebbe essere indirizzata, soprattutto, a favore di quei luoghi periferici della città meno frequentati “insistendo quindi sulla manutenzione delle piste ciclabili verso l’esterno”.

Aprendo il dibattito, Paola Aime (Europa Verde – Verdi) si è detta favorevole agli incentivi prospettati dalla mozione sostenendo anche, sull'onda dell'emozione suscitata dalla morte dell'ex campione di ciclismo Davide Rebellin, avvenuta lo scorso 30 novembre in Veneto, a causa dell'impatto, su strada, tra la propria bici e un camion, la necessità di promuovere una politica di sensibilizzazione verso la sicurezza stradale “affinché l’andare in bicicletta non sia vissuto come un pericolo”.

Per Andrea Giordani (Movimento 5 stelle) “la mozione va nella direzione giusta: il progetto ci piace molto”. Il consigliere, condividendo in aula la propria esperienza di ciclista, ha chiesto, per dare ulteriore valore alla proposta, una maggiore manutenzione delle piste ciclabili, soprattutto in questo periodo: “Occorre controllare meglio le luci e garantire una sicurezza delle piste ciclabili che attualmente manca”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha riferito di condividere il dispositivo della mozione. Tuttavia la consigliera ha posto l’accento sul trasporto pubblico locale: “È questo il grosso problema della nostra città, su cui occorre concentrarsi per risolvere la questione del traffico cittadino”. Rossini poi, d'accordo con Giordani, ha specificato su manutenzione e sicurezza: “Molte piste ciclabili non hanno caratteristiche idonee”.

Diego Lenzini (Pd) ha sottolineato la necessità di un cambiamento delle abitudini, vero presupposto per esperienze nuove come l’utilizzo della bici in alternativa all’auto, valido strumento anche per decongestionare il traffico. Il consigliere ha poi invitato a “promuovere ulteriormente il “Bike to work”: molti lavoratori non conoscono ancora questa iniziativa”.

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