rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
ModenaToday

ModenaToday

Redazione

Promesse elettorali ad un concreto banco di prova

Primi passi di un cambiamento proiettato verso le amministrative del 2023

Terminata la frenetica kermesse delle “politiche”, non pochi ora si domandano cosa succederà a Modena. Interrogativo quanto mai giustificato considerando anche il successo conseguito dallo schieramento di centro-destra giunto ad ottenere sia nel capoluogo che in provincia un risultato, per molti versi, sorprendente. Come, infatti, riportato dai confronti tra i grafici stilati dal duemila ad oggi, buona parte dei comuni uniti l’un all’altro da un inequivocabile color rosso si sono, per così dire, tinti di un blu profondo segnando, dopo oltre 70 anni, una nuova pagina nella storia geminiana.

Riflessioni ineludibili

Per quanto ciò abbia suscitato sentimenti tra loro contrastanti, sconfitti e vincitori non potranno, comunque, evitare di cimentarsi in un’analisi dettagliata pure sui problemi ancora irrisolti a livello locale che hanno, a nostro giudizio, contribuito a condizionare la scelta di chi domenica si è diligentemente recato alle urne. Crescita delle nuove povertà, sicurezza, immigrazione, esorbitante costo della vita sono solo alcuni dei temi all’ordine del giorno di una città in sostanziale trasformazione e che sarà presto chiamata a dare una prova convincente dei propri asset sociali ed economici. Impegno assai complesso ed in cui tutti i partiti modenesi dovranno esercitarsi con il massimo sforzo per non disperdere finanche l’ultimo scampolo del patrimonio acquisito nel corso dei decenni.

Un asfittico consociativismo

Diversi sono, però, i dubbi che si impongono ad ogni attento osservatore. In primo luogo l’evidente crisi del sistema Modena fondato, per parecchi lustri, su un consociativismo teso ad unire attorno a un unico tavolo di discussione i vari stakeholder locali grazie all’immancabile regia dell’amministrazione comunale. Una regia, in apparenza, profittevole ed in cui cooperative, associazioni, industriali hanno avuto a lungo quali interlocutori prima i dirigenti di un granitico PCI, poi un PD spesso incapace di saper leggere i cambiamenti in atto nel territorio e nel suo stesso elettorato.

Elezioni 2022 | Tutti i candidati eletti a Camera e Senato nei collegi modenesi 

All’altezza di grandi sfide

Quadro per niente esaltante e che ha notevolmente ridisegnato la formazione di maggioranza divenuta espressione di una classe medio-borghese differente da quella composta dai tanti operai ai quali il sindaco Rubes Triva non disdegnava di guardare secondo una scala valoriale affievolitasi tra migliaia di ferventi sostenitori. L’ideologia comunista, crollata col muro di Berlino, ha ceduto il passo e sebbene, a Modena, il retaggio culturale riporti taluni alla nostalgia di ciò che fu, solo sparuti gruppi di militanti paiono ormai influenzati da un doveroso obbligo morale o da un rispetto assoluto alle tradizioni familiari. Non sta di certo a noi suggerire al PD il da farsi, ma è lampante che se non saprà dotarsi di un personale all’altezza delle insorgenti sfide, pronto ad affrontare il futuro con una progettualità più rivolta alla cittadinanza che agli equilibri di potere, qualsiasi suo tentativo svanirà in una progressiva perdita di consensi.

L’importante ruolo dell’opposizione

D’altro canto, a dispetto del risultato ottenuto, i partiti di “minoranza” non possono, né debbono sentirsi eccessivamente sicuri di proseguire sull’onda di un appagante trionfo. Per troppo tempo, abbiamo assistito alle gesta di un consiglio privo di un’opposizione costruttiva, in grado di sfornare proposte alternative e di sapersi imporre con l’intelligenza delle idee. Sarà, perciò, necessario all’intero centro-destra e in particolar modo a Fratelli d’Italia rivedere la loro organizzazione interna, dotandosi di strumenti e di uomini sufficientemente competenti a valutare gli argomenti in essere. Continuare ad attribuire al marcato dominio delle forze di maggioranza la colpa delle proprie debolezze non sarebbe altro che una forzatura, specie di fronte all’attuale realtà dei fatti.

Da Modena a Roma e ritorno

Una formidabile occasione di rinnovamento generale si sta presentando all’orizzonte di un periodo in cui riteniamo auspicabile che ai piccoli oligopoli di qualunque compagine politica si sostituisca una partecipazione abbastanza ampia da portare una ventata di indispensabile freschezza. In ciò un ruolo rilevante sarà giocato dai rappresentanti eletti in parlamento che dovranno inevitabilmente fungere da utile sostegno alle istanze cittadine, spesso dimenticate da molti dei loro predecessori insediatisi nei due prestigiosi emicicli romani. Un augurio, questo, che vuole essere di valido monito a quanti, l’anno prossimo, vorranno aggiudicarsi il primato nell’attesa tornata delle amministrative.

Si parla di

Promesse elettorali ad un concreto banco di prova

ModenaToday è in caricamento