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Cimone e dintorni, la Provincia e i buoni propostiti per rilanciare l'Appennino

Un documento del Consiglio Provinciale esamina la situazione del turismo invernale sulle nostre montagne e stila una serie di linee di intervento per migliorare l'offerta. Dalle strutture ai trasporti, ecco i temi affrontati

Riqualificare le stazioni sciistiche modenesi, intervenendo su più fronti: dagli impianti di risalita, ai servizi in pista, dall'innevamento alla caratterizzazione dell'offerta, puntando su famiglie e bambini. Le priorità di intervento sono indicate in un documento, discusso mercoledì 23 marzo, dal Consiglio provinciale, in vista della Conferenza regionale sul turismo invernale in programma a Sestola il 12 aprile. 

INNEVAMENTO ARTIFICIALE - Questi impianti rappresentano una «autentica ancora di salvezza per tutto il comprensorio - si legge nel documento - come peraltro si è evidenziato nei mesi scorsi dove si è potuto sciare quasi esclusivamente su neve programmata, salvando la stagione». Tra le proposte figurano l'aumento della capienza degli invasi da 70 mila a 110 mila metri cubi, alzando le sponde e ampliare il laghetto che si forma in primavera e autunno  a Sestola nella località Pianona a quota 1750  metri di altitudine. Questi invasi trattengono l'acqua piovana e da sorgenti superficiali e hanno una funzione di autentici serbatoi in caso di siccità estiva. La necessità di potenziare gli impianti di innevamento riguarda, tra le altre,  le stazioni del Cimoncino, Passo del Lupo e lago della Ninfa, Polle e Montecreto.

RIFUGI E NAVETTE - Nuovi  rifugi con una funzione sia invernale che estiva. Le aree suggerite nella proposta sono al Cimoncino nella zona della ex stazione intermedia, nella località Belladonna al lago della Ninfa e alle Polle di Riolunato alla stazione di arrivo ex Polle Valcava. Il piano, inoltre indica a Montecreto la sistemazione della pista Esperia, la sostituzione dello skilift Cervarola con una seggiovia e la sistemazione e qualificazione del rifugio Cervarola. Una delle carenze principali individuate dalla Provincia è la mancanza di servizi igienici sulle piste per gli sciatori. Per questo si propone di allestire nuovi locali a basso impatto ambientale nei punti maggiormente frequentati: tra questi figurano l'ex stazione intermedia del Cimoncino, l'arrivo della seggiovia del Lago della Ninfa, la zona di partenza della seggiovia del Cimone ai Lamaccioni, l'ex arrivo della seggiovia Polle-Valcava e l'arrivo della seggiovia di Montecreto. Il piano della Provincia individua anche una serie di interventi puntuali da realizzare nelle singole aree specifiche. Tra questi spiccano le sistemazioni dei parcheggi al Cimoncino, al Passo del Lupo e Lago della Ninfa e alle Polle fino alla necessità di servizi navetta tra i centri abitati del comprensorio del Cimone e le stazioni di risalita.

FONDO – Il documento prevede anche una arte sullo sci nordico, dove si evidenzia la necessità di potenziare le stazioni sciistiche, come quelle di fondo a Frassinoro con gli impianti di Bosco reale, alle Piane di Mocogno, a S.Annapelago e a Fiumalbo.

BABY PARK - L'Appennino modenese deve diventare sempre di più a misura di famiglie e bambini. Per centrare l'obiettivi sarebbe necessario potenziare i baby park esistenti e realizzarne di nuovi come alle Polle e a Montecreto; previsti anche il potenziamento del baby park al Cimoncino con una nuova area per famiglie sia invernale che estiva, una nuova area per famiglie a Pian del Falco, poi percorsi tematici per consentire ai genitori di lasciare in libertà i bambini e più opportunità per i principianti. Per i baby park esistenti, invece, occorre realizzare diversi interventi strutturali e di adeguamento.

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