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Blitz nei supermercati: "No al lavoro festivo, diritto di riposo"

Questa mattina i militanti di Sinistra Italiana e di cosMolab hanno messo in atto una protesta con striscione e volantini al centro commerciale La Rotonda e al Grandemilia, in solidarietà ai lavoratori della GDO

Nella mattinata di oggi, 2 giugno, una quindicina di militanti di Sinistra Italiana e cosMOlab ha realizzato una doppia azione di protesta in due dei maggiori centri commerciali di Modena, La Rotonda di via Morane e Grandemilia. Con uno striscione che recita "No al lavoro festivo! Diritto al riposo" e un volantino, gli attivisti hanno voluto portare solidarietà a quei lavoratori che hanno deciso di chiudere l'attività disobbedendo alla direttive aziendali e a quei tanti precari "costretti" a lavorare anche durante la giornata che celebra la Festa della Repubblica

L'obiettivo era inoltre quello di intercettare e sensibilizzare la cittadinanza che anche oggi affolla i centri commerciali. "Quel che abbiamo riscontrato sono state diffuse reazioni positive delle lavoratrici e dei lavoratori alla nostra presenza, segno che il tema è sentito e che la politica e le istituzioni devono occuparsene", spiegano Sinistra Italiana e cosMOlab.

"Il 2 giugno, Festa della Repubblica, è la giornata in cui festeggiamo la svolta epocale che ha visto la nascita della democrazia in Italia grazie alla quale ogni cittadino è passato da suddito a sovrano. Nulla ci è stato regalato. La nostra Repubblica è figlia di una lunga lotta di resistenza e liberazione che ha visto trionfare i valori dell’antifascismo, della libertà e dell’uguaglianza. Questi valori sono gli stessi su cui si basa la nostra Costituzione, che ha dato vita a una “Repubblica fondata sul lavoro”. Ma quale lavoro? - si domanda il volantino distribuito ai clienti dei due supermercati modenesi - Non quello interinale, non quello sottopagato, non quello povero, non quello dei voucher, non quello dei tirocini, non quello sfruttato. E proprio in questa giornata troviamo inaccettabile che in nome del profitto i lavoratori e le lavoratrici della GDO siano costretti a lavorare, vedendo loro negato il diritto al riposo, impedendogli di celebrare la Repubblica per cui i loro nonni e le loro nonne, i loro padri e le loro madri hanno combattuto".

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