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Crisi, la Provincia senza più fondi mette il bilancio "in piazza"

Approvato dal Consiglio un "bilancio di sopravvivenza", ma senza scelte nuove del Governo presto non vi saranno più fondi per strade e scuole. La situazione verrà condivisa con le forze sociali

Operazione-verità sui conti della Provincia di Modena, in primis per quanto riguarda la spesa delle strade. "Incontreremo le associazioni di categoria, i sindacati e tutte le componenti del Tavolo dell'economia, oltre ai rappresentanti di enti e istituzioni, per illustrare le difficoltà nella gestione della viabilità provinciale modenese a causa della prolungata crisi finanziaria dell'ente". 

Lo ha annunciato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, martedi' nel corso del Consiglio provinciale e dell'Assemblea dei sindaci, che hanno approvato (il gruppo di centrodestra Uniamoci si è astenuto) il bilancio 2017 dell'ente. L'incontro con enti e associazioni si terrà lunedi' 31 luglio alle 15, in Provincia, e sarà l'occasione per fare il punto su tutti i problemi tipici delle (nuove) Province, a partire appunto dai fabbisogni necessari per garantire la viabilità. 

"Dopo la riforma Delrio- ha aggiunto Muzzarelli- occorre adeguare il quadro istituzionale al risultato del referendum, senza ritornare alle vecchie Province ma consentendoci di funzionare al meglio. I prelievi dello Stato sono partiti nel 2015 prevedendo l'abolizione dell'ente che il referendum ha bocciato, aprendo questa difficile fase di incertezza". Nel corso della discussione sul bilancio, la vicepresidente Maria Costi ha parlato di un "documento di pura sopravvivenza, visto che anche quest'anno siamo costretti a versare allo Stato 37 milioni di euro su un totale di 60 milioni di entrate".

Complessivamente, nel bilancio 2017 della Provincia sono previste entrate e spese correnti per 74 milioni di euro (ancora in calo, erano 190 milioni nel quinquennio 2001-2005). Sul fronte delle entrate, oltre a quelle tributarie (provenienti da quote di Rcauto e Ipt), sono compresi 800.000 euro della Regione per la viabilità e tre milioni dello Stato per la gestione delle funzioni, mentre le entrate extratributarie si attestano a 3,7 milioni (dovute in buona parte ai dividendi della partecipazione alla società Autobrennero). 

Le spese personale scendono ancora, da 13 a 12 milioni (anche per effetto del trasferimento allo Stato del personale del Fermi; erano 18 milioni nel 2015), mentre buona parte delle spese correnti è rappresentata dal contributo di oltre 37 milioni: si tratta del prelievo statale previsto con le leggi di stabilità degli ultimi anni e dal decreto fiscale degli 80 euro. Sugli investimenti, la Provincia di Modena presenta un piano di oltre 65 milioni di euro "quasi tutto finanziato con risorse di altri enti vincolate al singolo progetto".

(DIRE)

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