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"Vaccinare anche insegnanti e personale scolastico", la Provincia scrive al Ministero

Confronto in Consiglio Provinciale sulle prossime fasi dello screening e della campagna vaccinale

"I vaccini per gli insegnanti e il personale della scuola devono diventare una priorità a livello nazionale". E' la proposta scaturita nel Consiglio provinciale, giovedì 28 gennaio, anche per favorire un ampliamento della didattica in presenza, garantendo una maggiore sicurezza al personale della scuola.  Su questo tema la Provincia invierà una sollecitazione al ministero della Salute affinché siano accelerati i vaccini agli insegnanti e personale scolastico che devono essere considerati una categoria prioritaria.

La proposta è emersa nel corso della discussione di un ordine del giorno, respinto dal Consiglio, dove il consigliere Antonio Platis chiedeva di coinvolgere le scuole nella gestione dei tamponi nasali rapidi, attualmente forniti nelle farmacie, per favorire una maggior diffusione.
«Rispetto alle farmacie – si legge nel documento presentato da Platis - l’effettuazione dei test sui banchi di scuola avrebbe meno impatto temporale in quanto permetterebbe il test simultaneamente ad un’intera classe».

Come ha spiegato il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, riprendendo un parere tecnico chiesto all'Ausl sul tema, «distribuire i tamponi alle scuole per uno screening autogestito risulterebbe di complessa realizzazione tenendo anche conto dell’esigenza di garantire la tutela della privacy, visto anche che il tampone non è obbligatorio, oltre alla raccolta del consenso informato da parte di tutti i soggetti testati, la registrazione dei dati e la comunicazione al dipartimento di Sanità pubblica», senza trascurare il rispetto di rigorose misure igienico-sanitarie durante l’esecuzione del tampone e la successiva raccolta e smaltimento dei rifiuti; per Tomei quindi «non si possono caricare le scuole, già sotto pressione,  di una operazione così complessa e il percorso di screening attivo presso le farmacie è già organizzato in modo idoneo a soddisfare tutte queste esigenze». 

Nel corso della discussione Gian Carlo Muzzarelli, ha giudicato prioritario avviare una campagna vaccinale tra il personale della scuola, sottolineando i numeri importanti di test eseguiti nel modenese, tema ripreso negli interventi di Maria Costi, Stefano Lugli e Massimo Paradisi nel sottolineare che «il test rapido non è un'operazione così semplice, meglio farlo in farmacia».
I test in farmacia per il mondo della scuola e i familiari, avviato dalle Regione dal 21 dicembre, prosegue fino al 30 giugno ed eventualmente prorogabile; è possibile eseguire i test nasali per la rilevazione dell’antigene del Coronavirus con esito in soli 15 minuti.

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