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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Terra e Identità: "Reggio Emilia e Modena? Simbolo di declino e occasione di rilancio"

L'intervento critico di Gianni Braglia, presidente dell'associazione culturale: "Le parole a volte pesano più dei fatti, e la dicitura 'Reggio Emilia e Modena' è l'ammissione di un fallimento"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

In questo momento la gente sta soffrendo per una gravissima crisi economica e sociale e la questione dell'accorpamento delle provincie con Modena messa in secondo piano rispetto a Reggio può sembrare secondaria e di scarso interesse. In realtà le cose non stanno proprio così. Dal nostro osservatorio privilegiato abbiamo potuto riscontrare un fastidio diffuso a livello popolare, testimoniato da numerosissime telefonate, per una scelta che i più fanno fatica a comprendere e giustificare. Una reazione che ha sorpreso noi per primi e della quale i rappresentanti delle istituzioni responsabili di questa scelta fanno finta di non accorgersi.

Abbiamo cercato una spiegazione a questo soffuso moto di protesta e l'abbiamo trovata nell'alto valore simbolico, in negativo, dell'intera operazione. La definizione di "Provincia di Reggio Emilia e Modena" certifica, anche in maniera estetica, ciò di cui ormai tutti si sono resi conto, ovvero il definitivo declino di una città e del suo territorio che, avendo alle spalle un passato di capitale, si è trovata prima ad essere collocata nella dimensione di provincia profonda, seppur ricca, e poi ad essere progressivamente marginalizzata e quindi a declinare anche sotto il profilo della ricchezza.

Non vogliamo dilungarci ad elencare i motivi per cui Modena avrebbe dovuto essere menzionata prima di Reggio. Già altri l'hanno fatto in maniera esauriente ed esaustiva. Ci limitiamo a dire che Modena, che, ripetiamo, vanta un passato non valorizzato di capitale, ha una posizione geografica ombelicale rispetto all'Italia intera ed avrebbe, anche in considerazione delle sue eccellenze in molti settori, una naturale vocazione a primeggiare. Purtroppo invece il declino economico, sociale e culturale è sempre più accentuato e sembra inarrestabile. E l'affaire dell'accorpamento lo simboleggia appieno. È per questo motivo che molti, anche totalmente disinteressati alle glorie passate della nostra città, sono stati colti da un moto spontaneo di rivolta di fronte a questa decisione.

Le parole a volte pesano più dei fatti, e la dicitura "Reggio Emilia e Modena" è l'ammissione di un fallimento. Ma da episodi apparentemente insignificanti possono nascere reazioni positive ed importanti. Speriamo che le polemiche di questi giorni non siano fini a loro stesse ma possano portare a un risveglio delle coscienze e inducano le forze sane del mondo dell'economia, della politica, della cultura e della società civile, al di là di appartenenze e steccati, a reagire e a elaborare un programma concreto di rilancio della città.

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