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Quartiere Centro, lo strano caso di una maggioranza di centrodestra presieduta dal Pd

Bilancio del Comune di Modena bocciato per il secondo anno dal Quartiere 1, dove si vive una situazione paradossale

Una maggioranza composta da forze di centrodestra, ma un presidente espressione del Partito Democratico. E' una situazione politicamente singolare quella che si vive nel Quartiere 1 - centro storico, dove anche nei giorni scorsi la maggioranza ha bocciato la proposta di Bilancio che il Comune ha presentato per il 2023-25 e per la quale anche i Quartieri esprimono un parere (in nessun modo vincolante).

Ricordiamo che l'attuale assetto dei Quartieri deriva dal regolamento che il Comune ha approvato dovendo far fronte all'abolizione delle Circoscrizioni, voluta nel 2010 dall'allora Ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli. Oggi i Quartieri non prevedono un'elezione diretta da parte dei cittadini e non hanno autonomia operativa: i consiglieri vengono nominati dal Consiglio Comunale proporzionalmente ai risultati ottenuti dalle liste in corsa per le elezioni amministrative nei seggi dislocati nelle quattro aree in cui è divisa la città.

La zona centrale della città ha storicamente visto una minore predominanza della sinistra, ed in passato è già stata governata più volte dal centrodestra, quando ancora esistevano le circoscrizioni. Lo scorso anno, con le nuove nomine, si è proceduto a votare per la presidenza ed è stata confermata in Centro storico Antonietta Bernardo, esponente Pd. Questo nonostante la maggioranza dei 15 consiglieri sia rappresentata da forze di centrodestra (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e CambiaMO), rispetto ai 5 consiglieri Pd, uno per Sinistra per Modena e uno del M5S. Il motivo tecnico va ricercato nel poco comprensibile voto della Lega, che ha sostenuto la presidente Pd.

Forse un "incidente di percorso" del Carroccio, che di fatto si è poi sganciato da questa scelta, e non ha votato i principali provvedimenti nelle sedute del consiglio, allineandosi ai colleghi del centrodestra. Questo è accaduto anche con i bilanci di previsione degli ultimi due anni, per i quali i Quartieri sono chiamati ad esprimere pareri non vincolanti.

“Per il secondo anno consecutivo il bilancio del Comune di Modena, l’atto politico più importante della nostra Città viene bocciato sonoramente dal Consiglio di Circoscrizione centro storico. Il presidente e la maggioranza del partito democratico ne prendano atto e pervengano all’unica decisione possibile: le dimissioni. Riteniamo già grave che la maggioranza sia stata sconfessata, ma che questo sia accaduto diverse volte e in occasioni delle votazioni degli atti politici più importanti dimostra che questa maggioranza non ha i numeri per andare avanti”, attaccano Ferdinando Pulitanó, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, e Pier Luigi Bonvicini, consigliere quartiere centro storico. “Riteniamo assolutamente necessario che l’attuale presidenza della Circoscrizione centro storico prenda atto della situazione nella quale versa la circoscrizione stessa, si assuma la responsabilità politica di ciò che è successo e si dimetta”.

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