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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Giudici e Pm, gli avvocati di nuovo in campo per chiedere la separazione delle carriere

La Camera Penale di Modena organizza una raccolta firme per una proposta di modifica della Costituzione: "Oggi il sistema del giudizio penale e assai sbilanciato: Giudice e Pubblico Ministero sono accomunati da concorsi e carriere professionali intrecciate"

Dopo gli sglioperi e le iniziative condotte nelle scorse settimane contro la cosiddetta riforma del "giusto processo", gli avvocati penalisti si Modena tornano di nuovo in piazza per dare battaglia su un altro tema cruciale per il mondo della giustizia, che periodicamente – da decenni – riaffiora nel dibattito pubblico: la separazione delle carriere nella magistratura.

La Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux aderisce infatti  al Comitato che si batte per separare i cammini professionali dei giudici da quelli dei pubblici ministeri, con una serie di iniziative che si protrarranno sino alla fine del mese di settembre.

"Il sistema processuale attuale, purtroppo, non garantisce tale fondamentale princìpio: Giudici e Pubblici Ministeri sono operatori del diritto che, pur giocando ruoli assai diversi in seno al processo, appartengono allo stesso ordine, partecipano delle stesse prerogative, possono trasmigrare da una funzione all’altra, siedono negli stessi consigli di disciplina ed autogoverno – valutandosi e giudicandosi reciprocamente – e, non ultimo, si aggregano nelle medesime associazioni di categoria (Associazione nazionale Magistrati, Magistratura Democratica, Autonomia ed Indipendenza, Unicost) – spiegano gli avvocati - Questa situazione rende assai sbilanciato il sistema del giudizio penale: da una parte un Giudice ed un Pubblico Ministero accomunati da esperienze, concorsi e carriere professionali intrecciate, dall’altra un difensore isolato dal contesto e posto in una situazione di obbiettiva difficoltà nel far valere i diritti del suo assistito".

Già questa settimana sarà possibile firmare presso un banchetto allestito nella mattina di giovedì 4 maggio all'interno del Tribunale di Modena in Corso Canalgrande e nella giornata di sabato 6 maggio e nella mattina di domenica 7 maggio sotto il Portico del Collegio in Via Emilia Centro.

L'obiettivo dell'avvocatura, e non solo, è quello di raggiungere le 50.000 adesioni in tutta Italia, coinvolgendo i Cittadini in questa importante battaglia di civiltà che servirà a riequilibrare il sistema giudiziario, concedendo a tutte e due le parti del processo penale (l’accusa e la difesa) le stesse opportunità di partenza nel dimostrare le proprie tesi.

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