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Destinare alle edicole parte dei fondi pubblici per l'editoria, raccolta firme in via Emilia

Il Sinagi (Cgil) in campo con un banchetto presso il quale i cittadini potranno sottoscrivere l'appello nazionale degli edicolanti. Adesioni trasversali delle forze politiche

Continua la mobilitazione degli edicolanti promossa dal sindacato Sinagi, affiliato alla Slc Cgil di Modena, per la raccolta firme sull’appello nazionale al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica per destinare alle edicole una parte consistente del finanziamento pubblico per l’editoria. Il Sinagi e gli edicolanti chiedono alle Istituzioni di farsi anche parte attiva nei confronti degli editori per la definizione di un nuovo accordo nazionale con gli edicolanti, che sostituisca quello ormai obsoleto scaduto nel 2010, e stabilisca regole operative e corrispettivi economici in grado di salvare il settore.

Per questo già a inizio mese è stata avviata la raccolta firme a sostegno dell’appello (che continua in tutte le edicole) e sabato 2 novembre il Sinagi di Modena terrà un bacchetto di raccolta firme a sostegno dell’appello in via Emilia Centro sotto il Portico del Collegio dalle ore 9 alle 18.

Hanno sinora espresso vicinanza alle istanze contenute nell’appello degli edicolanti il Gruppo consigliare modenese M5S, Andrea Bortolamasi a nome del PD cittadino, la consigliera comunale PD Federica Venturelli, la Lega di Modena, e sono attese in queste ore adesioni anche di altre forze politiche modenesi.

"La categoria dei giornalai si trova da anni in una crisi da cui sembra non poter esserci alcuna via d’uscita. Eppure l’edicola è un luogo di incontro quotidiano, da sempre rappresenta una lanterna accesa sulle città, le edicole grandi e piccole sono presenti nei centri storici e nelle periferie, fino ai luoghi più remoti e del territorio nazionale, e rappresentano un baluardo insostituibile per una stampa libera e accessibile a tutti i cittadini", spiega il Sinagi.
       
"L’edicola dovrebbe essere il soggetto a cui l’intera editoria (cartacea, ndr) dovrebbe guardare con un occhio di riguardo, visto che l’80% del fatturato del settore passa da questo canale, attraverso un lavoro quotidiano che inizia anche prima dell’alba, per tutti i giorni dell’anno - aggiunge il sindacato modenese - Al contrario l’editoria è chiusa alle richieste degli edicolanti e aggrava la situazione, ad esempio, con politiche assurde sui prezzi di copertina, riconoscimento di bassi aggi agli edicolanti con la politica degli inserti e gadget per bambini allegati alle pubblicazioni".

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