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Recovery Plan destinato agli armamenti: lo sdegno di Casa per la Pace e Movimento Nonviolento di Modena

Casa per la Pace e il Movimento Nonviolento di Modena si esprimono sulle "sorprese" parlamentari in tema di Recovery Plan "armato", in attesa di promuovere iniziative più collegiali con le realtà associative modenesi sensibili ai temi della pace e delle priorità per il Paese

Sorpresa nell’uovo di Pasqua: una parte dei fondi del Recovery Plan verrebbe destinata per rinnovare la capacità e i sistemi d‘arma a disposizione dello strumento militare. Un tentativo di greenwashing, di lavaggio verde, dell’industria delle armi che  stigmatizzaziamo e rigettiamo”.  Questa l’affermazione di  Casa per la Pace e Movimento Nonviolento di Modena che invece punta a promuovere iniziative più collegiali con le realtà associative modenesi sensibili ai temi della pace e delle priorità per il Paese come per la spesa sanitaria, sociale, ambientale, culturale.

“Ad aprire a questa possibilità è il Parlamento- proseguono i portavoce- a quanto risulta dalle Relazioni definite e votate in questi giorni dalle Commissioni competenti. Nel testo licenziato dalla Camera si raccomanda di “incrementare, considerata la centralità del quadrante mediterraneo, la capacità militare dando piena attuazione ai programmi di specifico interesse ...al necessario sostegno dello strategico settore industriale e al mantenimento di adeguati livelli occupazionali nel comparto. Per il Senato “occorre, inoltre, promuovere una visione organica del settore della Difesa, in grado di dialogare con la filiera industriale coinvolta,.... per attrarre interessi e investimenti.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrebbe quindi destinare all’acquisizione di nuove armi i fondi europei per la rinascita dell’Italia dopo la pandemia. Un comparto che, è bene ricordarlo, già riceverà almeno il 18% (quasi 27 miliardi di euro) dei Fondi pluriennali di investimento attivi dal 2017 al 2034.”

E le associazioni pacifiste?

“Nel corso della discussione- proseguono i portavoce  di Casa per la Pace e Movimento Nonviolento di Modena- di queste settimane sono stati auditi rappresentanti dell’industria militare (AIAD, Anpam, Leonardo spa) mentre non sono state prese in considerazione le “12 Proposte di pace e disarmo per il PNRR” elaborate dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e inviate a tutte le Commissioni competenti. Per tale motivo riteniamo doveroso esprimere il nostro sconcerto, in linea con quanto detto anche da Papa Francesco nella sua omelia pasquale e, insieme alle associazioni modenesi impegnate per la pace, rilanciare anche a livello cittadino le 12 proposte di Rete Italiana Pace e Disarmo perchè siano ascoltate, valutate e rese parte integrante del nuovo PNRR. Occorre una nuova politica estera italiana ed europea che abbia come obiettivo la costruzione di una comunità globale con un futuro condiviso, riprendendo il progetto delle Nazioni Unite volto “a salvare le future generazioni dal flagello della guerra” e di collaborazione tra i popoli come elemento dominante delle relazioni internazionali.”

“La nonviolenza politica è lo strumento e il fine che bisogna assumere. Per questo è prioritario orientare il rilancio del nostro Paese ai principi ed ai valori della pace: il Piano deve essere l’occasione per investire fondi in processi di sviluppo civile e non sulle armi. “Non c’è un mondo di ieri a cui tornare, ma un mondo di domani da far nascere rapidamente”: così è scritto nell’introduzione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Rete Italiana Pace e Disarmo vuole davvero che Il mondo di domani, per garantire un futuro alle nuove generazioni, sia basato su uno sviluppo civile e non militare.

Il Mahatma Gandhi- concludono- indicava l’unica strada possibile “o l’umanità distruggerà gli armamenti, o gli armamenti distruggeranno l’umanità”. Non possiamo tollerare che nemmeno un euro dei fondi destinati al futuro ecologico venga invece impiegato per mettere una maschera verde al volto di morte delle fabbriche d’armi. L’umanità ha bisogno di pace e di un futuro amico.”

                                              

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