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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Mirandola

Ospedale di Mirandola, referendum consultivo tra i cittadini contro il depotenziamento

Sanità: dal difensore civico via libera referendum a Mirandola su percorso partecipativo per rendere operativo ospedale come prima terremoto

I cittadini di Mirandola hanno il diritto di esprimersi attraverso un referendum consultivo sulla eventualità che “l’amministrazione comunale avvii un percorso partecipativo per valutare la possibilità di rendere nuovamente operativo l’ospedale di Mirandola, come già avveniva prima del sisma 2012”. A stabilirlo è il Difensore civico regionale, Gianluca Gardini. Infatti, in base allo Statuto comunale spetta al Difensore civico pronunciarsi sull’ammissibilità del quesito referendario e il Comune di Mirandola ha stipulato con la Regione Emilia-Romagna una convenzione per l’affidamento della difesa civica comunale al Difensore civico regionale.

A febbraio, Gardini aveva bocciato una richiesta di ammissibilità per una iniziativa popolare dei cittadini di Mirandola sul nosocomio cittadino: si trattava di un referendum abrogativo di una delibera del Consiglio comunale sul tema “La sanità a Mirandola” che impegnava la Giunta ad attivarsi per “rafforzare la medicina del territorio e i servizi domiciliari” e contemporaneamente “richiedere l’elaborazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un ospedale unico baricentrico tra Carpi e Mirandola”.

Gardini aveva però considerato non solo “l’inammissibilità del quesito referendario per incompetenza comunale sulla materia sanitaria” ma anche il fatto che “la delibera di cui si vuole ottenere l’abrogazione ha natura di atto di indirizzo del Consiglio comunale, dotato di un contenuto meramente politico, e quindi non può essere ascritta all’elenco degli atti amministrativi adottati da organi di governo del Comune, gli unici che possono essere oggetto di referendum abrogativo comunale”. In quest'ultimo caso, invece, quello del percorso partecipativo, secondo Gardini solo in apparenza si fa riferimento all’ospedale, come invece avveniva nel primo quesito: “Oggetto dell’attuale richiesta di referendum non è tanto la materia ‘sanità’, quanto l’esercizio della potestà consultiva dell’ente locale”.

Infatti, spiega Gardini nell’articolazione del suo parere, “il riferimento del quesito all’ospedale di Mirandola non può considerarsi ostativo all’ammissibilità dell’istanza, posto che dal tenore letterale della formulazione emerge in modo evidente come l’oggetto della richiesta di referendum sia il percorso partecipativo che il Comune può adottare, in quanto soggetto istituzionale più vicino in assoluto al singolo cittadino, per contribuire a determinare linee di indirizzo su questioni che incidono sulla comunità locale”.

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