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Piano antismog, la Regione fa dietrofront e ritira il blocco dei diesel Euro 4

Una riunione-fiume in viale Aldo Moro ha decretato importanti novità. Anche le decine di migliaia di auto finora bloccate potranno tornare a circolare, ma i blocchi scatteranno dopo soli tre giorni di sforamento dei livlli di polveri sottili

L'Emilia-Romagna fa un passo indietro e ritira il blocco per i motori diesel euro 4. In compenso, viene portato da quattro a tre giorni il limite degli sforamenti in seguito ai quali far scattare le misure di blocco del traffico di emergenza (compresi gli euro 4). Saranno inoltre aumentate le domeniche ecologiche. 

È questo l'esito dell'incontro tra la Regione e 30 Comuni coinvolti nella manovra - tra cui Modena, Carpi e Sassuolo - finito dopo sette ore di discussione. Lo stesso presidente Stefano Bonaccini ha comunicato le decisioni. La Regione, si apprende, si impegna poi a mettere sul piatto 5 milioni di euro dal 2019 per incentivi ai privati per cambiare l'auto, oltre all'eco bonus già previsto per i mezzi commerciali, con la richiesta al Governo di stanziarne altrettanti per raddoppiare la cifra.

“Abbiamo fatto il punto insieme e ascoltato la richiesta dei sindaci di intervenire là dove necessario rispetto a un Piano aria adottato nel 2017 con l'accordo di tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Assemblea legislativa regionale- afferma il presidente Bonaccini-. Si è partiti da un dato, e cioè che le altre Regioni non ci stanno, in particolare rispetto al divieto di circolazione dei diesel euro 4, misura che comunque entrerà in vigore anche in Piemonte, Lombardia e Veneto nel 2020, quando tutti andremo nella stessa direzione con l’obiettivo di avere città dove si respira e si vive meglio, perché la salute è un punto imprescindibile e la sua tutela un dovere di chi amministra. Oggi, quindi, come Regione abbiamo deciso di stanziare subito 5 milioni di euro per la rottamazione dei veicoli dei privati cittadini e chiederemo al Governo di fare altrettanto, così come fece l’esecutivo precedente per gli ecobonus destinati alla rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti, e questo per favorire il ricambio del parco circolante da qui all’entrata in vigore di misure strutturali comuni a tutte le regioni del Bacino padano. Inoltre, dopo aver ascoltato i territori e d’accordo con la stragrande maggioranza dei sindaci dei 30 Comuni firmatari il Piano, togliamo il divieto di circolazione per i diesel euro 4 rafforzando sia gli interventi emergenziali, che scatteranno prima rispetto all’anno passato, compresi blocchi fino agli stessi euro 4, e potenzieremo le domeniche ecologiche”. 

“Che sia chiaro: non torniamo indietro. Non c’è nessuna intenzione di allentare la presa sulla salute e l’ambiente. Anzi- prosegue Bonaccini- mettiamo sul piatto misure più robuste per incentivare le persone a cambiare l’auto che inquina troppo e per informare meglio sulla necessità di adottare comportamenti diversi per difendere la propria salute e quella delle persone più fragili, a partire dai bambini, che viene messa a rischio dalla diffusione delle polveri sottili. E proprio per questo, insieme ai sindaci, abbiamo chiesto ai tecnici di studiare già nelle prossime misure più restrittive in caso di sforamento dei livelli di smog nelle città, oltre appunto a domeniche ecologiche straordinarie. In una situazione, quella in cui l’Emilia-Romagna rischiava di muoversi da sola e in maniera isolata, abbiamo raccolto le osservazioni dei cittadini e del mondo del lavoro e, lo ripeto, ascoltato i territori attraverso i sindaci, rilanciando il nostro impegno per la lotta all’inquinamento, sulla quale chiediamo al Governo di darci una mano vera, concreta”.

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