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La Regione blinda il Cavallino: "Impedire spostamento all'estero"

L'Aula approva un'unica risoluzione che raccoglie le richieste di quattro documenti, poi ritirati, presentati da: M5s-Fdi; Ln; Pd; Sel. Assessore Costi: "Il trasferimento non è possibile, Ferrari tutt'uno col territorio"

L'Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione, sottoscritta da tutti i Gruppi consiliari, che impegna la Giunta "a mettere in atto tutte gli sforzi necessari per evitare lo spostamento delle sede legale, fiscale e della produzione della Ferrari dalla sede storica di Maranello". Inoltre, nel documento si chiede "di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda intensificando le relazioni col competente ministero" e di "sollecitare l’intervento del Governo presso le istituzioni europee perché i Paesi aderenti all’UE armonizzino le loro politiche fiscali al fine di evitare azioni di concorrenza sleale tra industrie europee, impegnate in uno sforzo eccezionale per mantenere competitività". Il documento, infine, chiede alla Giunta "di informare quanto prima l’Assemblea legislativa sull’evoluzione della vicenda". 

Durante il dibattito in Aula, è stato deciso in maniera unanime di far convergere le posizioni sull'unica risoluzione poi approvata. Sono stati quindi ritirate le quattro risoluzione inizialmente presentate, tutte contrarie al paventato spostamento della Ferrari all'estero, e sottoscritte da M5s e Fdi; Ln; Pd; Sel.  

Nel suo intervento in Aula, Luciana Serri (Pd) ha affermato che “occorre mantenere alta l’attenzione sulla vicenda Ferrari, intensificando le relazioni col competente ministero al fine di scongiurare lo spostamento della sede legale. Si tratta di una realtà- ha sottolineato- molto preziosa per i nostri territori. Si rende sempre più necessario che i Paesi europei armonizzino le loro politiche fiscali al fine di evitare azioni di concorrenza sleale tra le industrie europee”.

Giulia Gibertoni (M5s) ha chiesto, in via prioritaria, di "sollecitare l’intervento da parte del Governo, in relazione ad una azienda di enorme importanza per la nostra regione e per l’intero Paese. Non possiamo accontentarci di sentirci dire dalla Giunta che apprese le notizie di stampa si è attivata contattando il Governo. La localizzazione di un brand- ha sottolineato- è direttamente connessa alla presenza nello stesso territorio delle unità produttive, così come della sede legale e della sede fiscale”.

Per Stefano Bargi (Ln) va rimarcata “l’importanza di intraprendere ogni iniziativa idonea a impedire lo spostamento della sede legale e fiscale della Ferrari all’estero” e di “chiedere all’Unione europea di azzerare le differenze fiscali tra i vari paesi dell’Unione”.
Anche per Tommaso Foti (Fdi), che aveva chiesto un documento unitario di tutta l’Assemblea legislativa sulla vicenda Ferrari, ha rilevato “che con questi livelli di pressione fiscale, casi come quello della Ferrari si potranno moltiplicare ogni giorno. Lo Stato- ha scandito Foti- deve capire cosa sta succedendo”.

Secondo Igor Taruffi (Sel), “occorre interrogarsi sulla situazione di disparità dei regimi fiscali all’interno dell’Unione europea. La Regione, a livello nazionale, deve mettere in atto tutte le iniziative di sua competenza per tutelare la produzione e l’occupazione dell’azienda”.

“Non è possibile- ha detto l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi- che la sede legale possa essere spostata. La Ferrari è un tutt’uno con il nostro territorio. La Giunta si è subito attivata e sta ancora lavorando in tutte le direzioni, Governo compreso, per trovare una soluzione”. Costi ha poi ricordato che la Regione "si è sempre impegnata, e tutt’ora lo è, a tenere alta la competitività del nostro territorio, non solo con la Ferrari, ma con tutte le piccole e medie imprese presenti in Emilia-Romagna”.

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