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Trasparenza e patrimonio, nuove regole per gli amministratori pubblici

Rafforzati gli obblighi per consiglieri e assessori per rendere pubblici i loro redditi e la loro situazione patrimoniale, con sanzioni fino a 10mila euro in caso di inadempienze. Ma nessuna regola per chi viene nominato nelle società pubbliche o controllate

Il Consiglio comunale ha approvato nel corso dell'ultima seduta la delibera sul nuovo “Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori comunali”, che recepisce le nuove disposizioni previste per legge che impongono ad Assessori e Consiglieri di rendere pubblico il loro “portafoglio”.

Di fatto, entro tre mesi dalla convalida degli eletti o dalla nomina, gli amministratori dovranno depositare oltre all’ultima dichiarazione dei redditi, una dichiarazione relativa ai diritti reali sui beni immobili e mobili, sulle azioni o quote di partecipazione a società, così come sull’esercizio di amministratore o sindaco di società. Saranno inoltre tenuti a presentare una dichiarazione sulle spese sostenute e sulle obbligazioni assunte per la propaganda elettorale o l’attestazione di aver utilizzato esclusivamente materiale e mezzi messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte. Entro il 31 ottobre di ogni anno dovranno fornire una dichiarazione sulla situazione patrimoniale e reddituale. Anche l’anno della cessazione dalla carica, a fine ottobre, sarà necessario presentare la dichiarazione reddituale, mentre quella patrimoniale andrà depositata entro tre mesi dalla cessazione.

Nel caso gli amministratori si sottraessero a questo obbligo, andrebbero incontro ad una sanzione amministrativa da un minimo di 500 a un massimo di 10mila euro: questa una delle principali novità del Regolamento. La pubblicazione della situazione patrimoniale e della dichiarazione dei redditi viene ora estesa anche ai parenti entro il secondo grado dell’amministratore, se questi acconsentono, quindi coniuge non separato, figli, nipoti in linea retta, genitori, nonni, fratelli o sorelle. Tutte le informazioni verranno pubblicate sino alla cessazione dell’incarico o del mandato sul sito del Comune di Modena nella sezione “Amministrazione trasparente”, così come eventuali provvedimenti sanzionatori. 

La trasparenza è servita, verrebbe da dire. Anche se a tratti queste prescrizioni possono sembrare addirittura eccessive, se parametrate alla figura del “semplice” consigliere comunale. Come spesso accade infatti, poco si fa nei riguardi di coloro i quali si trovano a gestire situazioni economicamente molto più sostanziose, come ad esempio chi ricopre un ruolo nei consigli di amministrazione di enti o società a partecipazione o controllo pubblico. Nel dibattito in Consiglio Comunale il nuovo Regolamento è stato votato all'unanimità, così come unanime è stata la richiesta nei confronti del legislatore nazionale di prevedere regole trasparenti anche per gli altri soggetti nominati nel pubblico.

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