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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Si allargano i centri estivi, gruppi fino a 25 bambini

La Regione presenta il piano con tutte le misure di prevenzione del contagio: “Speriamo di non essere smentiti dal protocollo nazionale”

Gruppi piu' ampi, distanza di un metro (due per le attività sportive), ingressi scaglionati, controllo della temperatura, attività all'aperto e attenzione sui pasti. Perchè anche in estate servirà ancora "la massima cautela, per l'incidenza delle varianti tra le fasce piu' giovani". 

Lo ha ribadito la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, che questa mattina in commissione Istruzione ha presentato il piano definito da viale Aldo Moro per i centri estivi, in parte già anticipato ieri in aula durante il question time. Il protocollo definito al tavolo con i gestori prevede dunque di "aumentare i gruppi stabili, che resteranno omogenei e con gli stessi operatori". I gruppi saranno fino a 25 ragazzi e sarà mantenuto il rapporto di un operatore per 15 bambini (fino ai sei anni) e di uno a 20 (sopra i sei anni). 

"Speriamo di non essere smentiti dal protocollo nazionale", afferma Schlein. Per quanto riguarda le misure di precauzione, è stata definita la dotazione dei servizi igienici e vengono mantenute le indicazioni per pulizia dei materiali e dei giochi, nonchè la sanificazione delle mani. 

"Ci sarà l'educazione al distanziamento di un metro e di due metri per le attività sportive- spiega Schlein- e ancora attenzione ai pasti, accompagnamento e ingressi scaglionati, possibilità di controllo della temperatura". I Comuni possono individuare anche altri spazi e immobili idonei come ludoteche, centri famiglie e fattorie didattiche. Il personale dei centri estivi sarà composto da un responsabile qualificato e da operatori almeno diplomati oltre agli ausiliari. Potranno esserci anche i volontari fino ai 16 anni di età, ma non possono sostituire l'adulto. La Regione ripropone anche il corso formativo, che nel 2020 ha avuto oltre 10.000 accessi.

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"La sanità equipara il personale dei centri estivi a quello della scuola- ricorda poi Schlein- una parte di educatori è già vaccinata. Per i tamponi rapidi, da mesi c'è la possibilità di farli in farmacia per bambini e familiari, una scelta che manterremo. Rifletteremo, poi, su ulteriori iniziative da proporre in estate". In presenza di bambini e adolescenti con disabilità, l'invito è di aumentare gli operatori (almeno uno per ragazzo). 

"Se le domande saranno superiori alla ricettività- aggiunge la vicepresidente- la priorità sarà data a partire dalla fragilità famigliare, dalla disabilità e dalla difficoltà di gestire i bambini da parte dei genitori che lavorano". Confermati anche i sei milioni di euro stanziati dalla Regione per abbattere le rette di frequenza ai centri estivi. "Ora attendiamo che sia il Governo a dare le disposizioni nazionali- ricorda Schlen- abbiamo affrontato la questione con le altre Regioni, un lavoro plurale che ha in sostanza proposto la riscrittura del protocollo nazionale che è stato inviato il 28 aprile al Governo", poi di nuovo sollecitato il 5 maggio scorso. 

"Abbiamo anche chiesto al Governo di rifinanziare i centri estivi- ribadisce la vicepresidente- nel 2020 sono stati stanziati 130 milioni di euro e in Regione ne sono arrivati 10. Per le rette è stata confermata la flessibilità e aumentata soglia Isee da 28.000 a 35.000 euro per aumentare la platea. In totale, nel 2020, dei sei milioni ne sono stati usati solo 3,5 milioni".

(DIRE)

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