Elezioni Modena, tutto esaurito per Renzi in piazza Grande
Sono intervenute 10mila persone per ascoltare il comizio del presidente del consiglio. A riferirlo nota del Pd. Applausi, strette di mano, foto ricordo e diverse contestazioni
Medolla, Sassuolo e Modena. Matteo Renzi, presidente del consiglio dei ministri nonché segretario nazionale Pd, ha vissuto una lunga giornata di campagna elettorale tra Secchia e Panaro, incontrando candidati, militanti e simpatizzanti, ma anche affrontando contestazioni e parole di disapprovazione da parte dei banchetti di M5s Lega Nord incrociati lungo via Emilia Centro lungo il tragitto verso piazza Grande, dove, ad attenderlo, c'erano 10mila persone circa (secondo gli organizzatori). "Vergogna andate a trovare i paesi alluvionati", recita un cartello polemico. "Fiumi in sicurezza subito", dice un altro. E ancora: "Commissario delegato all'emergenza idrogeologica. Chi l'ha visto?". Accanto ai cartelli critici ("Arginiamo comitato alluvionati") ci sono quelli del popolo dem, come "Matteo tin bota!", tieni duro.
"Il Pd non ha paura della piazza perchè la piazza è casa sua", e poi citando 'Beppegufo': i "fischi li fa chi non ha idee". In modo indiretto Matteo Renzi risponde così anche ai fischietti dei comitati dei terremotati e degli alluvionati in Piazza Grande a Modena. Renzi, di fronte alla piazza piena, è partito da un dato generale. "Se qualcuno avesse dei dubbi sul fatto che la piazza sia il luogo del Pd questo weekend è la sia risposta", ha detto. Poi il premier è passato a rivendicare quanto fatto per il post-terremoto.
Dicendo ai contestatori: "Se volete dare voce ai fischi svolgeremo anche questa funzione sociale di accogliere il vostro fischio trasformandolo in canto e speranza". Ma sul terremoto Renzi ha rivendicato una attenzione fin dai primi minuti. "Siamo stati a Finale Emilia quando non ci andava nessuno, a portare aiuti. Poi ha ricordato i 210 milioni del decreto sul terremoto, "che non sono un obolo, sono un riconoscimento, peraltro ancora parziale". E ancora, prendendo di mira i "disfattisti" e "rassegnati": la "grande lezione è che di fronte alle difficoltà ci si rialza più forti di prima, questa è l'Emilia e questo è quello che abbiamo imparato".
