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Referendum, missione di Matteo Renzi alle feste della 'sinistra' Pd

Oggi il premier e segretario di partito farà tappa a Bosco Albergati prima e a Villalunga poi. Obbiettivo: recuperare il consenso fra i dem più ostili alla riforma costituzionale, che in Emilia non sono certo pochi

"Visiterò due luoghi simbolo delle feste emiliane: Bosco Albergati, in provincia di Modena e Villalunga in provincia di Reggio Emilia. Innanzitutto grazie ai volontari per la loro disponibilità, per la loro passione, per la loro tenacia: un popolo di militanti che rappresenta l'anima più vera del Partito Democratico. E poi farò un comizio vecchia maniera alle 18.30 a Bosco Albergati e un'intervista serrata a Villalunga con Enrico Mentana. Mi fa piacere che abbia accettato e che domani alle 21.30 saremo sul palco insieme".

E' lo stesso Matteo Renzi a tracciare la sua agenda di impegni per la giornata odierna, che lo vedrà protagonista alle feste de l'Unità di due province che sono sì un baluardo del Partito Democratico, ma che lo sono da una prospettiva sicuramente più "a sinistra" rispetto alla storia, alle idee e ad alcuni programmi dell'attuale Presidente del Consiglio.

Per Renzi, dunque, i due impegni odierni non saranno una semplice passerella mediatica per riempire minuti preziosi nei telegiornali nazionali, bensì una prova più complessa. Il tema è ovviamente quello del referendum costituzionale, che divide il Paese e lo stesso Partito Democratico che lo ha promosso e votato: sono proprio i malumori della sinistra Pd la minaccia che il premier intende affrontare di petto a Bosco Albergati e a Villalunga.

Molto ha fatto discutere la scelta del partitone i marchiare le tradizionali feste de l'Unità con un appello a votare SI al referendum, suscitando le ire di chi invece avrebbe auspicato un confronto proprio sui palchi delle kermesse estive politico-gastronomiche. Una posizione che ha creato una prima frattura con l'Anpi, l'associazione dei partigiani che da sempre è anima integrante del partitone e del volontariato delle feste: proprio a loro dovrà rivolgersi in prima battuta Matteo Renzi, in un tentativo di convincimento che appare alquanto ostico.

L'establishment democratico modenese ed emiliano ha "metabolizzato" non senza fatica alcune delle più indigeste modifiche alla Costituzione della riforma Boschi. Il rischio di una frattura netta – nonostante le sirene di una Sinistra che cerca di riorganizzarsi in un nuovo soggetto unitario – sembra scongiurato, ma l'argomento referendum sarà sicuramente oggetto di mutamenti nello scenario politico, nazionale quanto locale. 

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